TURISMO E SVILUPPO
Proposte politiche per la Repubblica di San Marino
La Repubblica di San Marino vive di turismo.
Ovvero, il turismo è una delle più importanti risorse di cui i sammarinesi possono godere, grazie ad un territorio aspro, non fertile ma ricco di storia e crocevia millenario di culture.
Si può ben dire, quindi, che lo sviluppo economico del paese parte dal rilancio delle sue politiche turistico-commerciali.
Per stendere questo documento siamo partiti da una semplice domanda:
“Cosa si può aspettare un turista dalla nostra Repubblica?”
Si aspetterà certamente di trovare un racconto all’altezza della nostra storia: la storia della Repubblica più antica e piccola del mondo, con le sue tradizioni, la sua cultura e ovviamente il suo bellissimo Centro Storico, patrimonio dell’Unesco.
Tutto questo però ancora non si respira, visitando Città, tanto è vero che ancora, dopo 30 anni, viviamo di riflesso dal turismo della riviera, quando piove. Quello che San Marino continua ad offrire è sempre una gradevole passeggiata panoramica, qualche ristorantino dove pranzare e un pò di shopping. Stop.
L’incapacità, fino ad oggi, di definire una strategia che possa portare ad uno sviluppo concreto del settore è sempre più evidente. Politica ed operatori del settore sono stati troppo impegnati, purtroppo, a rinfacciarsi responsabilità e a far polemica. E come sempre succede in questi casi, non ha vinto nessuno, ha perso il paese.
Serve quindi un salto di qualità.
Prima di tutto: IL METODO
A nostro avviso la prima cosa che dobbiamo chiarire se vogliamo parlare concretamente di turismo è il metodo di lavoro, che deve partire da un presupposto fondamentale: per il rilancio turistico-commerciale serve sinergia e serve lavorare assieme. E’ evidente ormai che non può fare tutto lo Stato, ma non può fare tutto da solo nemmeno l’operatore del settore, senza un supporto dell’amministrazione.
Ognuno deve lavorare, nei rispettivi ambiti, per migliorare la qualità del settore, concentrandosi sul proprio ruolo.
Civico10 crede che spetti alla politica elaborare e promuovere la strategia. Su questo occorre avere le idee chiare, utili a produrre norme con disposizioni e incentivi che aiuteranno il privato a lavorare bene e a raggiungere gli obiettivi che assieme si vogliono ottenere. Quindi la prima proposta che facciamo è di carattere metodologico, che è sostanza e non solo forma: dividiamoci i compiti e lavoriamo insieme, coordinati.
Questo metodo può essere portato avanti se ci confronta senza pregiudizi fra Segreteria di Stato, Ufficio del turismo e operatori del settore, facendo finalmente funzionare a pieno quella Consulta per il Turismo che fino ad oggi è rimasta confinata in una sorta di limbo. Gli operatori dovrebbero trovare il modo di diventare un’unica voce, magari creando e gestendo uno spazio di confronto e proposta comune più efficiente delle attuali associazioni di categoria. Questa proposta darebbe un bel segnale di compattezza del comparto e conterrebbe potenzialità infinite per quanto riguarda l’elaborazione di strategie di marketing e comunicazione comuni, organizzazione di eventi cofinanziati con lo Stato, incentivi e scontistica, promozione di corsi di formazione.
Parola chiave COORDINAMENTO
Chiarito questo: COSTRUIAMO LA NOSTRA IDENTITA’
Il settore turistico di San Marino ha sempre vissuto di riflesso dalla riviera,
modificando l’offerta in base a dove “tirava il vento” in Romagna: se aumentava il flusso dalla Russia, ci si specializzava in fretta nell’accoglienza per i Russi, se arrivava il flusso dei cinesi, iniziavamo a ragionare in mandarino, e via dicendo. Questa mentalità, lo dimostrano i fatti, è una mentalità perdente che ci costringe costantemente, peraltro, a rivedere le nostre strategie turistiche sulla base di flussi effimeri e ballerini. Questo ci ha sempre impedito di porre le basi per costruire la nostra identità.
La prima cosa da fare, quindi, è quella di iniziare a definire una nostra identità INDIPENDENTE dal flusso turistico del momento, e fare in modo che poi qualsiasi iniziativa privata o pubblica in ambito turistico rientri in un contesto ben identificato, coordinato, autonomo ed attrattivo.
Su questa premessa possiamo iniziare a parlare più concretamente della proposta principe scaturita dalle due serate di Brain Storming promosse da Civico10: il PARCO TEMATICO STORICO.
Civico10 crede che la nostra storia, in quanto unica, sia la ricchezza più grande che abbiamo a disposizione, e che questa debba essere raccontata coinvolgendo in maniera esperienziale chi entra nel nostro Centro Storico. Immaginiamo un turista che entri dalla Porta del Paese e si ritrovi nel mezzo della rievocazione storica della legenda di Donna Felicissima che consegna metaforicamente il monte nelle mani del Santo Marino, oppure nel mezzo di una passeggiata panoramica scovi il racconto animato della battaglia dei Patti di Fossombrone del 1463, o venga coinvolto in una visita guidata al santuario preistorico della Tanaccia, o ancora in uno spettacolo coinvolgente degli sbandieratori accompagnato con degustazioni dei prodotti tipici.
Lavorando per step, perché non si può fare tutto subito, confrontandosi con le eccellenze del nostro territorio come gruppi storici, musicali, artistici, culturali, si potrebbe a nostro avviso stendere una programmazione coordinata di eventi quotidiani, quali appunto spettacoli culturali e musicali, rievocazioni storiche, visite guidate, escursioni e degustazioni. Tutto questo, ovviamente, va costruito con chi vive il turismo quotidianamente, gli operatori, ma siamo convinto che sarebbe in grado di porre le basi per la creazione di quella identità turistica che ad oggi ancora manca completamente.
Il clima “storico” che si respira alle Giornate Medievali può essere mantenuto, in parte, per tutta l’estate, facendo pagare una sorta di biglietto di ingresso per accedere ad alcune aree e/o servizi all’interno del Centro Storico. Ad una così ricca programmazione di eventi legati ad un unico tema, andrebbe abbinata una o più Card Turistica che, ad un costo di pochi Euro, consenta a chi visita il nostro paese di avere sconti ed agevolazioni sui servizi che proponiamo, ma anche sul parcheggi, sui pranzi o sui pernottamenti nelle strutture convenzionate.
In questo modo si raggiungerebbero diversi obiettivi: avremmo un’identità turistica da promuovere, incentiveremmo il turismo di sosta, si creerebbero opportunità di lavoro per tante persone e indotto diretto e indiretto. Coi flussi turistici di oggi, ipotizzando una media di soli 5 euro a card (in alcune città si pagano cifre molto superiori), si parla di circa 7 milioni di Euro all’anno di entrate, da riversare sullo sviluppo del progetto turistico.
La Card, in particolare, dovrà essere disponibile presso tutti gli esercizi commerciali e i punti informativi, che dovranno essere potenziati, e tramite quella si potrebbe usufruire gratuitamente, o ad un prezzo agevolato, di:
• audio guide o in alternativa, per i possessori di smartphone, della possibilità di scaricare gratuitamente l’app dedicata alla scoperta del Centro storico con guide e georeferenziazione incorporate e sistema di riconoscimento QR code per consentire di ascoltare le informazioni e visualizzare foto e video relativi ai musei, monumenti e luoghi di interesse presenti su tutto il territorio;
• una programmazione di eventi quotidiani quali spettacoli culturali e musicali, rievocazioni storiche, visite guidate, escursioni sui sentieri e mostre;
• sconti in tutte le attività commerciali convenzionate della Repubblica di San Marino, a carico dello Stato;
• sconti nei ristoranti della Repubblica convenzionati, favorendo la promozione di itinerari alternativi anche fuori dal Centro Storico, alla scoperta della enogastronomia locale e in collaborazione con il Consorzio Terra di San Marino e il Consorzio Vini;
• pacchetti turistici agevolati per incentivare il turismo di sosta nelle strutture ricettive del territorio.
Chiaramente questo progetto va avviato per step, un passo alla volta, ma si può intanto iniziare coinvolgendo i gruppi storici locali come i Fanciulli di Olnano o la Federazione Balestrieri sammarinese o i Lunghi Archi, gruppi musicali itineranti, le nostre guide turistiche che sono state formate dalla nostra amministrazione e che hanno competenza proprio per “raccontare” la nostra storia e le nostre peculiarità.
Ad esempio il progetto di archeologia sperimentale già attivo all’interno della Torre Guaita, che coinvolge il visitatore con attività, odori e sapori del tardo medioevo ma anche di altre epoche storiche in cui si sono svolti i fatti principali della nostra Storia, si è finora dimostrato un successo.
Per accrescere le competenze nel settore si potrebbero anche rilasciare residenze culturali per gruppi artistici o musicali che intendono confrontarsi con la nostra realtà o essere inseriti nella programmazione di eventi/iniziative.
Ovviamente l’organizzazione e la stesura della programmazione sarà curata dall’Ufficio Turismo in collaborazione appunto con gli operatori del settore, gli istituti culturali, le associazioni di volontariato, le federazioni sportive, i gruppi storici della Repubblica.
In questo modo si creerebbe un vero e proprio parco tematico e storico naturale.
Parola chiave IDENTITA’
Quindi: COSA DEVE FARE LA POLITICA?
La politica deve innanzitutto credere in questo progetto e promuovere questa strategia con dei provvedimenti che possono aiutare a svilupparne la linea turistico-commerciale. Alcune proposte potrebbero essere:
1) incentivi all’apertura di attività nei Centri Storici (botteghe artigianali, enoteche, servizi legati al turismo) per un massimo di 3 anni con:
- a) abbattimento dell’aliquota dell’imposta generale sui redditi del 70%;
- b) abbattimento dell’imposta di registro del contratto di affitto, vendita o locazione finanziaria dell’immobile sede dell’attività di impresa;
- c) agevolazioni sull’affitto della sede dell’attività di impresa pari al 30% del canone di locazione per il 1° anno, del 20% per il 2° anno e del 10% per il terzo anno.
- d) sospensione versamento del capitale sociale per 3 anni
2) residenze culturali e artistiche per gruppi o singoli interessati a far parte del progetto Parco Tematico Storico Naturale;
3) rivedere definitivamente la convenzione del parcheggione P9 con la società Sinpar affinchè possano essere predisposte le opzioni alla Card attinenti agli sconti parcheggio.
La politica inoltre deve saper collaborare con le scuole superiori e con l’Università, investendo sulla formazione nei settori della ristorazione, dell’arte, della musica, e per una scoperta dei mestieri tradizionali.
In questo orizzonte occorre comunicare a dovere ai nostri giovani che lo Stato ha un progetto turismo a lungo termine e informarli che per i prossimi 10 anni sarà un settore su cui il pubblico (in sinergia con il privato) investirà. Da qui partire a fare formazione, incentivando la nascita di gruppi storici, culturali ed artistici che possono ravvivare il nostro centro, e la nascita di attività in Centro Storico.
Parola chiave STRATEGIA LUNGIMIRANTE
Non solo un target: “TANTI TURISMI”
L’offerta turistica sammarinese può e deve essere articolata e non a senso unico, facendo tesoro delle caratteristiche della Repubblica.
Una buona comunicazione turistica diventa, assieme alla presenza internazionale e alla politica estera, promozione della Repubblica di San Marino come luogo ideale. Assieme ad una pianificazione ed un efficace coordinamento, le politiche per il turismo possono avere una ricaduta positiva sull’intero sistema Paese.
Ecco le proposte di Civico10 in merito:
a) TURISMO DEL BENESSERE
Il turismo del benessere, inteso non come semplice lusso ma come turismo dello “star bene”, coinvolge l’essere umano sotto il profilo dell’equilibrio fisico e psichico. Per questo motivo negli ultimi anni la spesa dei “consumatori” e la porzione di tempo libero dedicata al benessere sono aumentate.
Il turismo del benessere, nonostante la crisi, sta vivendo quindi un trend positivo che non diminuirà nei prossimi anni.
Per attirare questo tipo di turismo non servono solo centri benessere posizionati all’interno di un territorio fortemente cementificato. Per questo proponiamo una riqualificazione delle le aree boschive e rurali, e abbiamo insistito per inserire nell’OdG sul turismo approvato dal Consiglio Grande e Generale un impegno per il recupero della rete di sentieri già capillare sul territorio, ma oggi in gran parte abbandonata. Questo permetterà di creare un’infrastruttura viaria alternativa a quella stradale, in gran parte è inadatta al traffico pedonale e ciclabile, che mette in collegamento i luoghi turisticamente più interessanti della Repubblica. Collegando questa infrastruttura ai circuiti pedonali e ciclabili già presenti e in via di sviluppo delle aree limitrofe (ciclabile del Marecchia, Sentiero 00 – Alta via dei parchi, ecc.) si può intercettare quell’eco-turismo, anch’esso in forte crescita, che preferisce visitare i luoghi di villeggiatura facendo allo stesso tempo della sana attività sportiva.
La presenza di una vera e propria palestra all’aria aperta in una realtà con le peculiarità della Rep. di San Marino potrebbe poi facilmente creare le condizioni per l’organizzazione di eventi sportivi di rilevanza nazionale legati ad attività quali il trekking, la mountain bike, il nordic walking, l’arrampicata, e via dicendo.
Di riflesso, gli stessi sammarinesi potranno godere del recupero di queste zone.
Per la fruibilità di tutti i percorsi e dei sentieri potrebbero essere create applicazioni per Smartphone con mappe interattive e che riportino tutte le informazioni utili ai possibili fruitori, ed inserire tali percorsi guidati nel programma di servizi della Card Turistica.
Tutti i sentieri, collegati fra loro in circuiti, dovranno essere percorribili e segnalati con apposita segnaletica. A tal proposito sarebbe interessante usufruire del prezioso lavoro svolta dal Centro Naturalistico Sammarinese, dall’Associazione La Genga e dai diversi appassionati che, seppur con difficoltà a causa della poca manutenzione, percorrono i nostri sentieri quotidianamente.
Per le diverse aree si potrebbero predisporre, inoltre, percorsi didattici o culturali con tabelle esplicative sia delle specie arboree, arbustive e del sottobosco che delle specie animali presenti. Percorsi e attività didattiche rivolte agli alunni delle scuole elementari o medie o anche per i bambini della scuola dell’infanzia di San Marino e del circondario che potrebbero costituire meta interessante per possibili uscite di studio. San Marino, infatti, offre attrattive storiche e ambientali particolarmente adatte ai bambini.
Basti pensare alla zona di dei Mulini di Canepa, ad oggi pressoché abbandonata nonostante l’interessantissimo progetto di recupero e riqualificazione nominato “il parco dell’acqua” approvato anni fa, che presenta strutture di notevole interesse architettonico e storico, testimoni dell’attività lavorativa delle generazioni che ci hanno preceduto.
Cosa può fare la politica:
– Incentivare la nascita di cooperative che possono garantire servizi legati all’ eco- turismo (corsi nordic-walking, mountain bike, escursione, merchandising ecc);
Continuare a promuovere corsi di formazione per le guide escursionistiche e mettere in atto iniziative che ne favoriscano l’attività;
– Incentivare strutture quali agriturismi e B&B, ma anche strutture di alto livello per chi ama rilassarsi nei centri benessere o nelle Spa;
– Mettere a disposizione facilitazioni di tipo fiscale per chi voglia investire in queste strutture, importanti per aumentare la qualità della nostra ricettività.
b) TURISMO SPORTIVO
Rientrano nel turismo sportivo in senso stretto tutti quei casi in cui lo sport nelle sue molteplici forme di pratica attiva, spettacolo, formazione, aggiornamento, costituisce il punto focale dello spostamento.
I turisti che praticano attività sportiva amatoriale si spostano per partecipare a piccole gare locali e nazionali, come maratone, gare di fitness, tornei di vario tipo.
Questa tipologia di turismo fa dello sport la propria passione e di solito viaggia accompagnato dalla famiglia, fermandosi almeno 1-2 giorni nel luogo che ospita la manifestazione.
Il turismo sportivo professionista coinvolge praticanti che fanno dell’attività agonistica il proprio lavoro e, nella nostra Repubblica, è il settore che può generare flussi turistici importanti.
L’amatoriale si lega per esempio al turismo del benessere di cui abbiamo già parlato: per questo non bisogna ragionare per compartimenti stagni: tutto deve essere coordinato, progettato sinergicamente.
Cosa può fare la politica:
– Politiche di ospitalità: dato il grande numero di persone che si spostano per disputare gare nazionali ed internazionali (non solo atleti, ma anche dirigenti e tecnici, che rappresentano la componente passiva) è necessario mettere a loro disposizione servizi adeguati. Queste persone hanno solitamente una discreta capacità di spesa che impiegano per assicurarsi una sistemazione all’insegna del confort e della tranquillità per preparare gli atleti ad affrontare al meglio le competizioni che si accingono ad affrontare. Strutture ricettive non adeguate alle attuali richieste del turismo e l’incomunicabilità endemica fra gli uffici pubblici, contribuiscono spesso e volentieri a lasciare i turisti fuori dai nostri confini. La medesima incomunicabilità si è riscontrata fra settore privato (soprattutto commercio, alberghiero) e settore pubblico.
– Politiche di ospitalità: dato il grande numero di persone che si spostano per disputare gare nazionali ed internazionali (non solo atleti, ma anche dirigenti e tecnici, che rappresentano la componente passiva) è necessario mettere a loro disposizione servizi adeguati. Queste persone hanno solitamente una discreta capacità di spesa che impiegano per assicurarsi una sistemazione all’insegna del confort e della tranquillità per preparare gli atleti ad affrontare al meglio le competizioni che si accingono ad affrontare. Strutture ricettive non adeguate alle attuali richieste del turismo e l’incomunicabilità endemica fra gli uffici pubblici, contribuiscono spesso e volentieri a lasciare i turisti fuori dai nostri confini. La medesima incomunicabilità si è riscontrata fra settore privato (soprattutto commercio, alberghiero) e settore pubblico.
– Organizzazione di Convegni: del mondo del turismo professionista fanno parte anche presidenti e dirigenti delle varie federazioni sportive, che si muovono anche per partecipare a convegni su tematiche specifiche che attengono alle rispettive discipline o a tematiche più generali quali ad esempio la medicina dello sport o il contrasto al doping. In collaborazione con la nostra Università, che ha nella sua offerta formativa anche un Master Sport in strategia e pianificazione degli eventi sportivi, si possono organizzare convegni di alto livello su questi temi.
– Infrastrutture sportive: il turismo sportivo di spettacolo è un settore molto interessante in grado di generare una ricaduta economica diretta sul territorio e di costituire una buona opportunità per i tour operator di tutto il mondo. Esso riguarda gli spettatori che si spostano per seguire dal vivo uno specifico evento sportivo e comprende sia il pubblico dei grandi eventi (Formula 1, Moto GP, Superbike, Serie A, Olimpiadi), sia quello delle miriadi di gare e tornei che si svolgono ogni anno. La presenza di infrastrutture sportive all’avanguardia garantisce la possibilità di organizzare un maggior numero di eventi sportivi di alto livello, con relativo ritorno mediatico e turistico. Da questo punto di vista, San Marino ha già oggi strutture di livello discreto e alcune eccellenze. E’ necessario, perciò, valutare la possibilità di realizzare nuove strutture sportive all’avanguardia e recuperare quelle esistenti che stanno perdendo le loro funzioni a causa della poca manutenzione. Inutile dire che questa attività dovrà poi necessariamente avere ricadute positive anche sul turismo amatoriale locale.
– Migliore comunicazione: la comunicazione in ogni tipo di attività turistica, ma particolarmente in quella sportiva, è essenziale. Come ci ha insegnato il successo del Rally Legend, anche la presenza di “testimonial” di particolare rilievo e fama ha una capacità attrattiva notevole e può suscitare l’interesse di un pubblico indiretto. Un altro potente mezzo di comunicazione è il passaparola; chi vive un’esperienza positiva in una località particolare ne parlerà all’interno del proprio gruppo di referenti in maniera positiva, e questa cassa di risonanza (molto efficace fra persone che condividono la stessa passione sportiva) permette di aumentare significativamente le presenze anno dopo anno.
La Repubblica di San Marino sia in maniera indipendente sia interagendo con le realtà italiane ed europee dovrebbe riuscire ad inserire il turismo sportivo all’interno del calendario turistico annuale, senza sottovalutarne i ritorni economici in termini di indotto diretto.
Occorre fare una valutazione adeguata sugli esborsi da dedicare a queste iniziative, favorendo eventi che portano in territorio tante persone per più giorni oltre a veicolare l’immagine di San Marino per qualche giorno sui canali nazionali italiani. Ben vengano eventi come il Rally Legend, appunto, che portando decine di migliaia di spettatori paganti a San Marino. Ben vengano tutti i tornei sportivi e le gare amatoriali e giovanili che portano i ragazzi e le loro famiglie in territorio. L’investimento economico in tutti questi casi, inoltre, è piuttosto limitato, soprattutto per la contribuzione degli sponsor privati.
San Marino ha la fortuna di essere già oggi inserito nel calendario di appuntamenti internazionali di rilievo. Nel baseball, per esempio, in cui ci distinguiamo ai primi posti a livello europeo e di rilfesso siamo inseriti in un circuito di livello continentale. Nel calcio, nonostante siamo la “Cenerentola d’Europa”, vengono disputate a San Marino almeno 7 partite internazionali ogni anno; con i giusti miglioramenti infrastrutturali, poi, si potrebbe provare a proporre San Marino come sede di fasi finali di eventi ufficiali sotto l’egida della UEFA e FIFA. (Es. Campionati europei e mondiali giovanili o femminili), oppure come ritiro estivo per i settori giovanili e sede di amichevoli estive per grandi club nazionali o internazionali, come già è stato fatto in passato. Nel basket, che porta in territorio ogni estate numerose squadre provenienti da tutta Europa per la San Marino Basket Cub. Nel nuoto, settore in cui dobbiamo essere capaci di sfruttare al meglio la disponibilità di una struttura di altissimo livello come quella del Multieventi. Nel 2017 torneranno a San Marino i Giochi dei piccoli Stati, un’occasione da non perdere per proporre San Marino come sede di eventi di rilevanza internazionale, come il Congresso Generale della WADA, organismo internazionale per la lotta al doping. E via dicendo.
Diritti tv a parte, mettere in piedi iniziative di questa portata significherebbe ospitare potenzialmente tanti sportivi nelle nostre strutture alberghiere e tanti turisti che consumeranno sul Titano. Finora non siamo stati capaci di intercettare questi gruppi, che spesso vanno a dormire sulla riviera adriatica e salgono a San Marino solo lo stretto necessario per seguire l’evento.
Il marketing svolto con costanza e competenza, poi, potrebbe riuscire a veicolare l’immagine di San Marino in tutto il mondo sfruttando le nostre peculiarità anche in ambito sportivo. Come esempio, basti pensare al tam tam mediatico che ha creato il video dell’esultanza del giocatore della nazionale di calcio Davide Vitaioli dopo il goal alla Lituania.
c) TURISMO DEL DIVERTIMENTO
Stiamo parlando, in questo caso, di un turista con buona capacità di spesa che decida di stazionare in territorio per 3-4 giorni e magari partire da San Marino per visitare le zone limitrofe. Un turista che cerchi trattamenti di benessere, relax e che abbia possibilità di acquistare beni e servizi di buon livello.
Cosa può fare la politica:
– Prevedere incentivi ed aree apposite e finanziamenti per la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione, per chi decida di investire in strutture alberghiere o agrituristiche di alto livello, con particolare attenzione verso la riqualificazione e la ristrutturazione di aree già edificate. In quest’ottica andrebbero valutate le modalità per creare i presupposti per la creazione di veri e propri alberghi diffusi all’interno dei Centri Storici.
– Valutare le modalità per creare i presupporti per l’apertura di una struttura multifunzionale dove, accanto ad un’ampia area dedicata all’esercizio delle varie tipologie di gioco consentite dalla legge, possano trovare spazio aree per tornei di poker sportivo e altri giochi, aree commerciali e aree per servizi (come bar, ristoranti, ecc…). L’edificio potrebbe nascere in area pubblica ed essere di proprietà dello Stato, in modo da evitare una volta per tutte gli interessi privati dietro questo settore. Per la realizzazione di tutto ciò è fondamentale che siano previsti corsi di formazione continui (finanziati in solido dallo Stato e dalle associazioni di categoria) per tutti coloro che forniscano servizi turistici (alberghi, ristoranti, bar, commercianti, ecc…), in modo da poter proporre servizi di alta qualità, applicando le sanzioni per chi non rispetta le regole per una corretta accoglienza del turista (attraverso l’istituzione di un organismo controllore nella Polizia Civile, e della possibilità di reclamo del turista stesso).
– Trovare un accordo con la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio affinchè il San Marino Stadium possa essere utilizzato per l’organizzazione di concerti con artisti di fama internazionale che possono richiamare svariati appassionati e fan.
Le modalità per l’allestimento di queste tipologie di evento dovranno vedere impegnato il privato e lo Stato dovrà esclusivamente mettere a disposizione strutture, permessi e collaborare per la promozione della manifestazione. Il rischio dell’evento deve essere a carico dell’organizzatore privato che, se l’iniziativa ottiene successo, beneficierà degli utili.
d) TURISMO CONGRESSUALE
Convegni, conferenze, congressi: sono molte le occasioni che potrebbero esserci per prenotare una visita a San Marino legata agli affari e alla promozione di iniziative aziendali in un contesto particolare come quello della Repubblica più antica del mondo e Patrimonio dell’Unesco.
A queste iniziative, che muovono già di per sé tantissime persone, si possono aggiungere eventuali collaborazioni che potrebbero nascere per esempio con la Fiera di Rimini.
Questo garantirebbe di destagionalizzare le presenze turistiche e di portare in territorio persone con buona capacità di spesa.
Cosa può fare la politica:
– Risolvere l’attuale carenza di strutture adeguate: il Kursaal non ha al momento abbastanza parcheggi (molti sono riservati a Gendarmeria e RTV) e mancano i servizi navetta per gli altri parcheggi. E’ opportuno, quindi, spostare la sede della Gendarmeria e della Smtv in stabili più confacenti alle esigenze di entrambi, affinchè tutto lo spazio del Kursaal possa essere utilizzato esclusivamente per l’attività congressuale.
– Rendere il Convention Visitors Bureau una vera e propria agenzia per lo sviluppo capace di procacciare aziende che intendono svolgere la loro convention a San Marino. Il Cvb deve essere gestito con criteri manageriali. Già adesso all’interno il Cvb ha al suo interno persone competenti che svolgono con passione e impegno il proprio lavoro da anni. Servono però risorse ulteriori per la commercializzazione del prodotto e maggiore sinergia fra hotel, Cvb e comparto turistico affinchè si possa rendere un Congresso un’ esperienza unica.
Ultimo ma non meno importante: MARKETING E COMUNICAZIONE
Una volta che si è (ri)costruita l’identità turistica sammarinese, occorre promuoverla al meglio. Questa è forse la cosa più importante.
La prima prima cosa da fare è limitare il proliferare di siti web riconducibili ad eventi e iniziative turistiche, concentrando le energie per rendere più completo ma semplice e fruibile, anche da dispositivi mobile, il portale (già esistente) www.visitsanmarino.com.
Al suo interno occorrerà, come già avviene per altre località come le Cinque Terre o Brisighella, che il turista possa avere a disposizione una panoramica generale su San Marino, dalle sue attrazioni ai trasporti, come arrivare, dove alloggiare, dove e cosa mangiare e a che prezzi, cosa fare nel tempo libero.
In secondo luogo occorre coltivare e implementare le competenze e le professionalità nel settore marketing all’interno dell’Ufficio al Turismo. Nell’era del web, con poche risorse, se si hanno le competenze adeguate, si può fare moltissimo. Fondamentale utilizzare tutte le potenzialità dei social e investire in risorse umane, avviando collaborazioni con l’Università sfruttando il Master in Comunicazione organizzato congiuntamente dall’Università degli Studi di San Marino e dall’Università IUAV di Venezia.
Altra leva comunicativa da valorizzare e implementare è il merchandising: magliette con il brand “San Marino” che comunichino con efficacia la nostra peculiarità, anche con ironia, possono richiamare appassionati e curiosi. L’acquisto della maglietta o del gadget si potrebbe allacciare a concorsi con in palio soggiorni a San Marino o alla distribuzione gratuita della Card turistica.
A tutto questo si collega ovviamente anche il tema della programmazione e del coordinamento delle iniziative turistiche che devono essere portare avanti coinvolgendo in primis i sammarinesi: un evento funziona se c’è soprattutto interesse in chi vive il territorio ove la manifestazione è proposta.
Per questo ultimo aspetto riteniamo importante coinvolgere per esempio le scuole che, attraverso l’organizzazione di laboratori ad hoc, potrebbero essere parte integrante di eventi ed iniziative.
Pensiamo per esempio ad un “Natale delle Meraviglie” che venga allestito con luminarie autoprodotte con materiale di riuso: si può partire creando un piccolo gruppo di volontari che si impegna a coinvolgere altre realtà (scuola, università, artigiani, cittadini) e che coordina la raccolta dei materiali e i laboratori. Questo è solo un esempio ma realizzando questa proposta si permetterebbe di ricreare un senso di comunità fra i Cittadini: organizzare un evento serve anche a raggiungere scopi sociali correlati alla partecipazione e all’attivismo della cittadinanza. Obiettivi fondamentali non solo per la buona riuscita dell’evento ma anche per chi fa politica.
Prima di tutto: RISOLVERE I PROBLEMI DI TUTTI I GIORNI
Come sempre, le vere rivoluzioni partono dalle piccole cose. I primi gesti veramente rivoluzionari per iniziare ad investire sul turismo percorrendo un nuovo modo di intendere l’accoglienza sarebbero pulire adeguatamente i bagni del Centro Storico, pedonalizzare il Centro Storico, coordinare al meglio gli eventi che si fanno evitando assurde sovrapposizioni.
Occorre poi procedere velocemente con il piano per l’arredo urbano, in accordo con il piano di gestione dell’UNESCO e le direttive della Commissione per la Conservazione dei Monumenti, anche rimuovendo gradualmente tutte le vetrine e gli espositori che impediscono al turista di entrare nel vero clima della città medievale, disciplinando l’aspetto esteriore dei negozi (su questo molto è stato già fatto tramite l’applicazione delle norme previste da Piano Particolareggiato).
Bisogna gradualmente eliminare i parcheggi all’interno del Centro Storico e immediatamente a ridosso dello stesso e pedonalizzarlo, alleggerendo il traffico di macchine e pullman in prossimità delle mura. E’ importante gradualmente fare in modo che le macchine vengano parcheggiate nel cosiddetto parcheggione (P9), o direttamente ai piedi del Monte, o a borgo, prevedendo appositi impianti di risalita, (la stessa funivia, ma anche navette a bassa emissione di CO2, ascensori, scale mobili, ecc).
Parte dei parcheggi ad oggi presenti potrebbero così essere riconvertii in aree verdi o aree adibite a servizi, come punti di informazione automatici dove si possa offrire una panoramica a 360° di quello che c’è a San Marino (monumenti, enogastronomia, ambiente, divertimento, eventi, ecc) o per spettacoli, sulla linea di quanto già previsto nel P.P. alla Cava degli Umbri). I rimanenti posti auto dovranno essere riservati per i residenti.
Bisogna poi proseguire sulla linea positiva già intrapresa con l’eliminazione completa delle barriere architettoniche: viaggiare e visitare paesi stranieri puo’ rappresentare, per chi ha problemi di mobilita’ o chi e’ per esempio ipovedente, non una vacanza piacevole e rilassante, ma una fonte di frustrazioni.
Sul criticato trenino, se si valuta necessaria la sua permanenza, occorre stabilire un percorso chiaro, con un punto di partenza e di arrivo preciso. Adesso c’è troppa discrezionalità nell’attività del mezzo. Il privato deve rispettare le regole che dà l’amministrazione.
Occorre potenziare i controlli sulle guide abusive. In un’ottica di accoglienza, permettere di operare abusivamente a guide non adeguatamente formate e non autorizzate non permette di veicolare la nostra identità in maniera univoca e coerente, oltre al danno che queste provocano a chi lavora in maniera regolare.
Bisogna mantenere alta l’attenzione sulla manutenzione ordinaria del nostro centro storico, in primis la pavimentazione.
Occorre infine mettere in campo precise politiche per il ripopolamento del Centro Storico, per farne una città viva. L’Università può essere, come in altre realtà a noi vicine, un volano fondamentale in questo senso. Gli studenti hanno bisogno di appartamenti a basso costo, hanno bisogno di servizi, di locali di intrattenimento serale, il tutto raggiungibile con una passeggiata. Questo farebbe il paio con gli incentivi per l’apertura di botteghe, spazi polifunzionali, aree ricreative, e mini-market di cui si parlava precedentemente.
Occorre quindi promuovere sia nel pubblico che fra gli operatori una vera cultura dell’accoglienza, che non pensi al turista come un pollo da spennare.