SVILUPPO ECONOMICO
E’ sicuramente la missione più importante per un vero rilancio del paese, della sua economia e del suo benessere sociale.
Fino ad ora abbiamo tutti sfruttato ed alimentato un sistema economico interno basato su economia “fittizia” per l’arricchimento facile, immediato, senza prospettiva e senza un piano strategico.
E’ finita l’epoca del “posto in banca”, dell’ “immobiliare sfrenato”, delle “aziende di triangolazione”.
L’introduzione di un vero PIANO DI RILANCIO basato su idee ben precise e linee guida nel puro interesse dello sviluppo del paese e della popolazione, è già di per se un’innovazione visto che fino ad ora nn è mai esistito vista la discrezionalità usata nel rilascio delle licenze e nella gestione delle aziende sammarinesi.
Civico10 crede che nei prossimi anni occorrerà trasformare la produzione di ricchezza sull’ECONOMIA REALE, basata sulle persone e fatta per le persone.
San Marino possiede tutte le caratteristiche per poter crescere nei comparti che noi riteniamo fondamentali per questa ripartenza:
– INDUSTRIA & MANIFATTURIERO
– TURISMO
– COMMERCIO.
Dobbiamo diventare un centro di gravità produttivo, turistico e commerciale facendo leva sulla ns indipendenza e sul ns patrimonio di Stato che ci può enormemente differenziare da ogni paese europeo.
La visione futura che abbiamo è quella di un paese che cavalchi l’eccellenza in ogni sua forma e sia innovativo nelle scelte e nella gestione di territorio e risorse.
Scelte appunto che devono essere prese per l’interesse della collettività e non più per un sistema oligarchico che gestisca la ricchezza sulle spalle di tutti i cittadini che devono tornare al centro della vita economica del paese.
Le modifiche strutturali che seguono sono frutto di una visione attenta al mondo che ci circonda, dal quale non siamo scollegati e nel quale ci dobbiamo integrare alla perfezione.
San Marino non è “solo in mezzo al niente” perciò serve un rafforzamento di una politica di sviluppo che ci permetta di sopravvivere come Stato Sovrano autonomo che curi il proprio bene e che, allo stesso tempo, dia il proprio modesto contributo al miglioramento globale che tutti gli altri Stati stanno inseguendo in questo momento terribile per l’umanità.
INDUSTRIA & MANIFATTURIERO
Attraversando un periodo di forte crisi, si tende sempre più a credere che una Repubblica come San Marino non abbia le potenzialità per reggere il confronto con il resto del mondo nel settore industria e manifatturiero, che attraversa dal 2008 una crisi globale e generalizzata, ma dovrebbe affidarsi completamente a ricerca e servizi.
L’importanza invece di questo settore è strategica andando al di là delle semplici statistiche, poiché porta sicuramente ad un valore aggiunto produttivo e numerosi posti di lavoro all’intero reparto economico di qualsiasi nazione.
A San Marino questo settore è, in assoluto, quello che impiega il più grande numero di persone ed ha realtà di rilievo globale al suo interno da anni presenti sul territorio e che è fondamentale preservare.
Resta da analizzare però un vasto cambiamento e rinnovamento che la crisi sta imponendo al settore, per la sua conformazione mondiale e per come saranno disegnate le imprese industriali dei prossimi 50 anni.
L’orientamento verso l’export a causa della diminuzione della domanda interna ha portato ogni azienda all’incremento dell’esportazioni su larga scala, velocizzando il processo di globalizzazione del commercio di ogni prodotto, sfavorendo nazioni a scarsa materia prima ma incrementando innovazione ed interscambi internazionali. San Marino, per sua conformazione, è stato sempre orientato verso l’export (soprattutto sull’Italia) ma non verso una risposta di mercato globale.
D’altra parte però, in tempi in cui è richiesta grande versatilità, velocità e capacità di riconvertirsi in tempi rapidi, la piccola dimensione dello Stato può favorire la progressione industriale prima che in altri paesi, grandi, lenti con una burocrazia impacciata.
L’Italia è comunque il mercato di riferimento per l’industria Sammarinese e lo rimarrà anche in futuro, per questo, ogni analisi che si andrà a fare, preclude una stabilizzazione preliminare del rapporto con l’Italia, la rattifica dei nuovi accordi, l’uscita rapida dalla black-list e, in contemporanea, la promozione del ns Stato all’estero per attrarre capitali ed innovazione industriale.
1) MERCATI
Fatta questa premessa, è chiaro come non possiamo più competere, in scala mondiale, su certi settori produttivi come
– Tessile, Abbigliamento (ormai interamente coperto dai paesi del BRIC)
– Computer / Componentistica (in mano all’Asia)
– Automotive (per dimensione impianti e delocalizzazione in EstEuropa-SudAmerica-Asia)
– Coke e Raffinazione (per dimensione impianti)
– Meccanica e Metallurgia Pesante(per dimensione impianti)
– Legno e Mobili (settore saturo)
– Industria Pesante (per dimensione impianti).
Considerando gli spazi limitati in Repubblica, occorre puntare su comparti merceologici in espansione, dove si possa integrare il manifatturiero in una più vasta visione dello sviluppo economico dei prossimi anni in Repubblica senza stravolgere il territorio e garantendo uno sviluppo industriale sostenibile ecologicamente.
Rimane chiaro come ci siano SETTORI sui quali puntare in futuro nel ns paese:
- Ambiente e Green Economy (non produzione ma servizi e sviluppo)
- Alimentari e Bevande
- Articoli Farmaceutici, Fitofarmaceutici, Parafarmaceutici, Omeopatici
- Sostanze e Prodotti Chimici
- Materie Plastiche (produzione, recupero e riciclo)
- Packaging (bio ed organico)
- Apparecchiature elettroniche ad alto valore tecnologico / Settore Sanitario
- Web Farm, Internet, Servizi di Telecomunicazione avanzata
- Industria Beni di Lusso
- Servizi Sanitari e Biotecnologici
2) PILASTRI
Ogni settore sopracitato rappresenta un punto focale dell’export in crescita degli ultimi anni nel mondo, dove occorre mettere in campo tutte le energie necessarie prodotte attraverso alcuni pilastri su cui la ns Repubblica andrà basata e sui quali si sta già, in parte, lavorando:
– Potenziamento Ufficio Brevetti e Marchi
Dobbiamo incentivare lo studio e la realizzazione di brevetti, marchi, disegni ecc. e tutelarli maggiormente a livello nazionale ed internazionale.
Occorre rivedere il sistema di protocolli e convenzioni del ns sistema a livello internazionale, eventualmente istituendo un Codice di Proprietà Industriale.
Ogni protocollo e convenzione è il punto di partenza per progetti di ampio respiro che vedono coinvolti in modo omogeneo e trasversale i cittadini, le università e il mondo della ricerca, le imprese e il tessuto produttivo.
– Formazione Lavoro
La forza lavoro interna deve essere messa in grado di formarsi e ri-formarsi in base al mutare delle condizioni e delle richieste che vengono dal mercato del lavoro.
A questo proposito prevediamo un comparto su misura nella ns proposta di Riforma dell’Ufficio del Lavoro che dovrà essere in costante contatto con le imprese e diventare il vero legante tra lavoratori, precari, disoccupati ed il sistema imprenditoriale per generare un sistema virtuoso di qualificazione e ri-qualificazione del personale.
– Sistema Scolastico finalizzato
Il sistema scolastico fino alle scuole superiori, deve essere in grado di generare personalità pronte per il mondo del lavoro, concentrandosi su quelle che saranno le caratteristiche del nuovo sistema imprenditoriale: lingua inglese, conoscenze tecnico-scientifiche, computer, design ecc.
Sono da rivedere in modo considerevole i programmi scolastici delle scuole di ogni grado in modo da coordinarli e poter raggiungere l’obiettivo di creare giovani di 19-20 anni professionalizzati e pronti all’inserimento nel mondo del lavoro e dell’Università.
– Università
L’offerta dei corsi Universitari andrà parametrata sulla domanda di lavoro interna ed esterna. Sono da ipotizzare pochi corsi di studio ma con una grande eccellenza formativa in modo da garantire un livello di capacità che potranno garantire un più facile e costante inserimento del neolaureato nel mondo del lavoro.
– Incentivazione delle Cooperative di produzione e servizio
L’elemento distintivo e unificante di ogni tipo di cooperativa (a prescindere da ogni altra distinzione settoriale) si riassume nel fatto che, mentre il fine ultimo delle società di capitali è la realizzazione del lucro e si concretizza nel riparto degli utili patrimoniali, le cooperative hanno invece uno scopo mutualistico, che consiste (a seconda del tipo di cooperativa) nell’assicurare ai soci il lavoro, o beni di consumo, o servizi, a condizioni migliori di quelle che otterrebbero dal libero mercato.
A San Marino, in certi settori strategici, la creazione delle coop potrebbe migliorare l’offerta di mercato, creare posti di lavoro ed offrire un servizio migliore al cittadino.
– Incentivazione Imprese Giovanili/Femminili
Abbiamo già in Repubblica un buon programma di incentivazione delle imprese giovanili e femminili.
Con alcune modifiche rispetto al regolamento in vigore (intensificazione scadenze, miglioramento criteri, diversa nomina dei membri della commissione, sburocratizzazione dell’impresa giovanile ecc.) si può stimare di migliorare il sistema di incentivazione attuale ed aumentare la creazione di imprese giovanili e femminili sammarinesi.
– Parco Scientifico-Tecnologico San Marino
Occorre assolutamente inserire il ns parco all’interno dell’APSTI Italiano (www.apsti.it).
Il parco consentirà di:
- condividere eccellenze organizzative e tecnologiche
- facilitare la nascita di nuove imprese hi-tech
- sistemizzare le modalità di collaborazione (pst-università-imprese)
- rafforzare le politiche e gli strumenti legislativi per lo sviluppo innovativo dei sistemi d’impresa
- rafforzare l’integrazione europea ed internazionale tramite la collaborazione tra pst.
3) STRUMENTI E CARATTERISTICHE
Il cambio e la riconversione industriale potrà essere sviluppata solo insieme a politiche parallele di agevolazione aziendale, non solo di natura economica (difficilmente raggiungibile per tutti in questi tempi) ma di grande attualità al momento.
Tutte le nazioni sono in grave ritardo su alcuni temi fondamentali per i quali saranno necessari decenni per una riconversione (sempre che essa possa avvenire prima del fallimento economico degli stati stessi).
Non trascurando il fatto di grande divario di tassazione tra le imprese Italiane e straniere rispetto a quella Sammarinese, di seguito i grandi punti per ottenere in tempi rapidi investimenti stranieri nei vari campi, potendo programmare una riconversione industriale nell’arco di 10-15 anni.
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’IMPRESA
Le imprese devono avere un carattere internazionale, a partire dalla lingua, dai contatti, dallo sviluppo del processo acquisti-produzione-vendita, ma anche nel reperimento di forza lavoro e capitali.
Un potenziamento del Dipartimento Attività Produttive in sinergia con una promozione attrattiva del ns paese all’estero (tramite l’AGENZIA PER LO SVILUPPO, GLI INVESTIMENTI E LA RICERCA) sono alla base di questo processo che deve avvenire a 360°, tra privato e pubblico, dove il sistema-paese integrato si confronta con altri sistema-paese.
ENERGIA, INFRASTRUTTURE, TELECOMUNICAZIONI, STRUMENTI TECNICI E LOGISTICI
L’impossibilità della completa autosufficienza energetica può spingerci ad attivarci per trovare nuove forme di consumo energetico e nuove fonti a cui attingere, che si possono sfruttare anche a favore del comparto industriale (vedi piano Ambientale ed Energetico).
Non esiste impresa che funzioni senza adeguati collegamenti interni ed esterni.
La collaborazione tra AASS, AASP, ANIS e varie organizzazioni/aziende settoriali dovranno produrre lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alle imprese ed alcuni poli logistici/zone produttive ai confini del paese.
Il nuovo PRG (per il comparto industriale) dovrà prevedere:
– miglioramento dei “collegamenti stradali produttivi”, minimizzando le distanze ed i tempi di percorrenza per i vettori, separandoli quanto più possibile dalla rete d’uso privato
– eliminazione zone industriali/artigianali nel cuore del paese (vedi Murata), stabilendo relazioni morfologiche e funzionali con il contesto, riposizionando polarità urbane ed industriali per una migliore integrazione territoriale
– riqualificazione aree dismesse e degradate
– mettere in atto politiche integrate e progetti a valenza multipla (spazi polifunzionali), in cui trasporti, usi del suolo e misure preventive per la sostenibilità ambientale si sviluppino con un approccio strategico.
La liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, garantirà l’adeguata concorrenza che permetterà la crescita del settore stesso aiutando in contemporanea lo sviluppo industriale.
Assieme all’Università ed al Polo Scientifico-Tecnologico andranno sviluppate politiche per un’implementazione della tecnologia usata nelle aziende produttive, in collaborazione con alcune aziende strategiche di produzione.
BUROCRAZIA SNELLA, VELOCE E SEMPLICE
Data la dimensione dello Stato di San Marino, sembra abbastanza facile raggiungere un accordo per l’istituzione di un comparto della pubblica amministrazione dedicato all’impresa che ne curi ogni aspetto burocratico con estrema rapidità (Sportello Unico).
La sburocratizzazione è fondamentale per attrarre nuova imprenditoria ed è preferibile un rapido passaggio ad una burocrazia digitalizzata (vedi Agenda Digitale).
GIUSTIZIA COMPETENTE ED EFFICACE
Presso il Tribunale andrà attivata una sezione dedicata all’industria/impresa per risolvere velocemente ed obiettivamente ogni controversia legale, un Tribunale Amministrativo dell’Impresa.
Le aziende devono essere tutelate dal punto di vista legale ed avere corsie preferenziali.
Potrebbe essere una buona occasione anche per istituire un’”Avvocatura dell’Impresa”, dove formare giovani laureandi-laureati assieme ad esperti del settore, dando un servizio alle imprese stesse.
AGENZIA PER LO SVILUPPO, GLI INVESTIMENTI E LA RICERCA
Per attrarre imprese e gestire al meglio il comparto industriale va fatta una grande promozione del ns Stato all’estero.
Occorre assolutamente che qualcuno sia impegnato a tempo pieno nella “procacciagione d’affari” per conto del ns paese.
Un team ben organizzato, con ogni strumento possibile al suo servizio, per mantenere rapporti a livello industriale con i vari paesi e per essere sempre aggiornati sui vari sviluppi mondiali in tempo reale di ogni mercato interessante per la Repubblica.
Da non sottovalutare l’ipotesi di intensificare l’attività diplomatica con i vari Paesi BRIC (Brasile, Russia , India, Cina), il Giappone, gli USA, la Germania, la Svizzera e la Gran Bretagna..
4) INCENTIVAZIONE AZIENDALE
E’ ormai innegabile che la “pioggia” di incentivi casuali senza un vero piano industriale per la Repubblica, porta solo a squilibri e non fa si che il comparto cresca in modo uniforme ed adeguato.
Vanno perciò selezionati i criteri che possono garantire alle aziende un incentivo, soprattutto fiscale, e che si riassumono in:
– OCCUPAZIONE PERSONALE SAMMARINESE / RESIDENTE
Vedi Proposta di Riforma del Mercato del Lavoro.
La programmata e auspicata riduzione dell’aliquota dovrebbe avvenire, fra le altre cose, anche sulla base del numero di lavoratori sammarinesi e residenti assunti. Si potrebbe ad esempio ragionare per soglie: nessuna riduzione d’imposta rispetto allo standard odierno (17%) se l’azienda ha più del 50% dei lavoratori non residenti, 1 punto percentuale in meno se i frontalieri sono fra il 40% e il 50%, 2 punti se sono fra il 30% e il 40%, 3 punti se sono fra il 20% e il 30%, 4 punti se sono fra il 10% e il 20%, 5 punti se sono fra lo 0% e il 10%. Tale riduzione andrebbe valutata ogni anno per l’anno successivo, a seconda del numero di lavoratori occupati alla fine dell’anno. Tali sgravi d’imposta andranno ridotti della metà in presenza di aziende con un numero di dipendenti minore o uguale a 7. Per il calcolo del numero dei dipendenti, non vanno considerati nè i parenti fino al 2° grado nè i soci lavoratori.
– REINVESTIMENTO UTILI / INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO
Per ogni impresa si può determinare un incentivo qualora ci fosse un reinvestimento degli utili in territorio Sammarinese oppure per investimenti aziendali in ricerca e sviluppo (, macchinari nuovi ecc.), volto a generare liquidità, immissione di capitali ed incremento della produttività.
Per quanto riguarda il reinvestimento degli utili, nell’impresa stessa o in altre attività in territorio, possiamo ipotizzare una “non tassazione” completa dell’utile reinvestito.
Per gli investimenti in ricerca e sviluppo si può ipotizzare una esclusione dall’imposizione sul reddito d’impresa pari al 50% del valore dell’investimento effettuato:
si nega la capitalizzazione dei costi sostenuti per “ricerca di base” (quell’assieme di studi, esperimenti, indagini e ricerche che non hanno una finalità definita con precisione, ma che è da considerarsi di utilità generica dell’impresa), ammettendola, invece, nei casi di “ricerca applicata o finalizzata ad uno specifico prodotto o processo produttivo” (quell’assieme di studi, esperimenti, indagini e ricerche che si riferiscono direttamente alla possibilità e utilità di realizzare uno specifico progetto) e “sviluppo” (l’applicazione dei risultati della ricerca o di altre conoscenze possedute o acquisite in un progetto o programma per la produzione di materiali, strumenti, prodotti, processi, sistemi o servizi nuovi o sostanzialmente migliorati, prima dell’inizio della produzione commerciale o dell’utilizzazione), a condizione che gli stessi oneri siano:
- attinenti a specifici progetti
- relativi a un prodotto o processo chiaramente definito
- identificabili e misurabili
- riferiti a un progetto realizzabile per il quale l’impresa disponga o possa disporre delle risorse necessarie
- recuperabili tramite i ricavi che nel futuro si svilupperanno dall’applicazione del progetto stesso.
– OTTIMIZZAZIONE ENERGETICA / CERTIFICAZIONE AMBIENTALE
Per ottenere uno sgravio fiscale pari a 5 punti percentuali occorre che l’azienda sia certificata per ottimizzazione energetica ed ambientale secondo la normativa UNI CEI EN 16001 connessa al .
connesse al Regolamento EMAS III (Regolamento (CE) n. 1221/2009)
EN 16001 è uno standard europeo che si basa sulla metodologia “Plan-Do-Check-Act”.
Il sistema di gestione secondo il formato “Plan-Do-Check-Act” assicura che la norma possa essere utilizzato da tutte le organizzazioni di qualsiasi dimensione e tipologia. La norma è applicabile ad ogni organizzazione che desideri dichiarare la conformità della propria politica energetica ed ambientale ad altri mediante autovalutazione o mediante certificazione di parte terza del proprio sistema di gestione dell’energia. In particolare nasce e si sviluppo come “costola” della UNI EN ISO 14001 in quanto il consumo di risorse era già previsto come forma di indicatore da tenere sotto controllo per la valutazione delle performance ambientali.
– CERTIFICAZIONE ETICA
Per ottenere uno sgravio fiscale pari a 2 punti percentuali occorre che l’azienda sia certificata secondo la normativa SA8000:2008.
La sigla SA 8000(tecnicamente SA8000:2008; SA sta per Social Accountability) identifica uno standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) e volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa (CSR – corporate social responsibility, in inglese). Questi sono:
- il rispetto dei diritti umani,
- il rispetto dei diritti dei lavoratori,
- la tutela contro lo sfruttamento dei minori,
- le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.
La norma SA8000, rispetto alle tipiche normative ISO con le quali ha in comune la struttura formale, è un riferimento che per sua natura coinvolge tutta l’Azienda. Il suo impatto e la profondità alla quale si spinge, rispetto altre norme “formali”, richiede attenzione e partecipazione da parte della Direzione, del top management, dei Dipendenti, dei Fornitori, dei Fornitori dei fornitori (subfornitori) e non ultimi, i Clienti.
TURISMO
A San Marino il turismo fa leva su propri elementi storici, culturali e paesaggistici.
Si tratta in particolare del Centro Storico, con il proprio patrimonio di tradizioni, musei e monumenti, e delle numerose aree di interesse storico ed architettonico dislocate negli altri otto castelli.
Il patrimonio del Centro Storico, tuttavia, non è sufficientemente valorizzato ed appare, anzi, penalizzato da scelte urbanistiche poco coerenti e dalla presenza di un commercio al dettaglio poco qualificato.
Per rendere appetibile il Centro Storico di Città a livello turistico ma anche commerciale è necessario:
– Potenziare il piano per l’arredo urbano, in accordo con il piano di gestione dell’UNESCO e le direttive della Commissione per la Conservazione dei Monumenti, anche rimuovendo gradualmente tutte le vetrine e gli espositori che impediscono al turista di entrare nel vero clima della città medievale, disciplinando l’aspetto esteriore dei negozi (molto è stato già fatto tramite l’applicazione delle norme previste da Piano Particolareggiato).
-E’ importante incentivare il cambiamento delle licenze per gli esercizi commerciali presenti nel centro e ritornare alle tabelle commerciali merceologiche per poter far negozi specializzati in un unico settore (ora licenze: food – no food, porta a generalizzare il mercato commerciale).
Così che si possa dar vita ad un centro storico mix di commercio d’elite con negozi con grandi marche e caratteristico (botteghe artigiani, enoteche ove poter assaggiare prodotti tipici e stare bene in compagnia), così da poter permettere, non solo al turista, ma anche al sammarinese di vivere il Centro Storico, il rilancio del turismo correlato al commercio deve essere fatto soprattutto per soddisfare le esigenze dei residenti in Repubblica, anche perché al turista piace conoscere anche la cultura, l’ambiente e la cittadinanza del posto che sta visitando ma se il centro è sempre deserto di sammarinesi ciò non potrà mai accadere.
–Estensione degli orari di apertura, soprattutto in estate e, con specifico riguardo al Centro Storico, durante lo svolgimento di eventi.
– Tenere corsi di formazione per i commercianti (magari nei periodi di bassa stagione) e i ristoratori presenti (i luoghi devono essere puliti, fini, eccellenti) e sanzioni per chi non rispetta le regole di igiene e viabilità (attraverso l’istituzione di un organismo controllore nella Polizia Civile)
Qualora si richieda la licenze commerciale ad essa debbono essere correlati una specifica formazione (corsi) nel settore di richiesta.
Il Piano Particolareggiato approvato recentemente determina importanti cambiamenti sullo sviluppo del centro storico ma a nostro parere si dovrebbe prevedere nel Centro Storico:
–l’eliminazione dei parcheggi dentro il Centro Storico per alleggerire il traffico di macchine e pullman in prossimità del centro, per questo è invece importante fare in modo che le macchine vengano parcheggiate ai piedi del centro, prevedendo appositi impianti di risalita, (navette a bassa emissione CO2 elettriche per esempio, ascensori, scale mobili o maggior utilizzo del cosìdetto “parcheggione” ovvero il parcheggio 9 che è spesso vuoto nonostante l’ampio spazio al suo interno).
I parcheggi presenti che non verrebbero più utilizzati dovrebbero essere riconvertii in aree verdi o aree adibite a servizi, come per esempio punti di informazione anche automatici dove si possa offrire una panoramica a 360° di quello che c’è a San Marino(monumenti, enogastronomia, ambiente, divertimento, eventi, ecc)o per spettacoli (cosa già prevista nel P.P. alla Cava degli Umbri)
–Coinvolgimento e riqualificazione delle aree, quali Piazzale Giangi, Cava degli Umbri e Torre Colombaia, di Via G.Giacomini, per sviluppare al loro interno attività culturali, museali ed espositive.
Riqualificazione delle cisterne del Pianello, che oltre ad essere una delle più significative testimonianze del nostro passato, potrebbero diventare un esclusivo e pregevolissimo spazio espositivo.
Pensando anche a forme di collaborazione con la facoltà di designer dell’Università di San Marino, si prefigge di recuperare e valorizzare gli angoli meno conosciuti del Centro Storico come il vicolo del Macello, ed individuare spazi lungo Contrada delle Mura, di proprietà dello Stato, utilizzandoli per caratterizzare il centro storico, aprendo piccoli laboratori artigianali, enoteche ed laboratori caratteristici.
Riqualificazione dell’area sportiva Bruno Reffi e della zona pattinaggio.
-Prevedere una riqualificazione per le aree boschive nel centro e per i sentieri che sono completamente sconosciuti ai turisti che salgono a S. Marino e che solitamente si fermano poche ore percorrendo itinerari consueti per visitare pochi monumenti e per fare passeggiate nelle vie del centro; occorre rendere singolari e avvincenti questi luoghi, così poco conosciuti e poco frequentati oltre che dai turisti anche dai sammarinesi (vedi Turismo del Benessere)
–Connessione wireless gratuita in Centro Storico e definizione di un’applicazione per Apple e Android creata pensando alle esigenze dei turisti con un elenco di tutte le attività di San Marino, suddivise per categoria, schede tecniche con mappe e notizie aggiornate in tempo reale su eventi.
-Eliminazione barriere architettoniche : viaggiare e visitare paesi stranieri puo’ rappresentare, per chi ha problemi di mobilita’ o chi e’ ipovedente, non una vacanza piacevole e rilassante, ma una fonte di frustrazioni.
Il nostro Stato dovrà lavorare molto per permettere di far vivere anche a coloro che hanno delle difficoltà motorie e non di trascorrere il soggiorno in Repubblica senza alcun disagio.
Per cui dovranno essere creati scivoli, rampe, cartine per i non vedenti, ascensori, camere d’albergo e mezzi di trasporto adeguati alle esigenze del disabile.(il Consorzio 2000 ha già iniziato uno studio preposto a tali bisogni)
Porre attenzione alle necessità degli obesi e di chi ha allergie alimentari, con un elenco di punti di ristoro garantiti.
Definire itinerari specifici per questo tipo di popolazione o comunque facilitarne l’ingresso ai luoghi d’interesse, come al Museo di Stato, chiese o monumenti, affinchè possano averne accesso immediato.
Si potrebbe anche pensare di promuovere un bando internazionale ad hoc per il nostro Centro Storico aprendo questo concorso a 5 architetti di livello mondiale (del calibro di Renzo Piano per esempio) che con le loro idee, abilità e conoscenze potrebbero darne uno slancio urbanistico notevole.
Questo genererebbe un indotto importante per il nostro paese sia in termini di pubblicità (i progetti sarebbero mostrati per diversi mesi e fonte di curiosità, quindi, per turisti ed esperti del settore) e conoscibilità, fama internazionale ed anche la spesa non sarebbe insormontabile in quanto svariati sponsor si presterebbero a finanziare questo tipo di bando.
Una volta conclusi i lavori, i 5 progetti sarebbero esibiti alla Cittadinanza che sceglierebbe democraticamente il prospetto da attuare in concreto.
Tale iniziativa potrebbe rappresentare un momento di crescita culturale, civile e di partecipazione della nostra collettività in tutte le sue articolazioni e una profonda inversione di tendenza dello sviluppo urbanistico del nostro Stato.
“TANTI” TURISMI
Per Civico10 il turismo può essere il motore per lo sviluppo economico della Repubblica e può essere l’anello di congiunzione del rilancio delle politiche di diversi settori: territorio e ambiente, scuola e cultura, formazione e lavoro, congressi, artigianato e commercio, cultura e tutela del patrimonio storico, culturale e del paesaggio.
Lo sviluppo nuovo di un sistema dell’ospitalità non può prescindere dalla scelta del tipo di società che vogliamo e dalla sua missione economica. Scelte che vanno condivise con la popolazione.
L’offerta turistica sammarinese può e deve essere molto articolata, facendo tesoro delle caratteristiche della Repubblica.
Con una pianificazione ed un efficace coordinamento, le politiche per il turismo hanno una ricaduta positiva sul sistema Paese.
Prima di tutto una buona comunicazione turistica diventa, insieme alla presenza internazionale e alla politica estera, promozione della Repubblica di San Marino come luogo ideale.
Poi è necessario sviluppare il settore turistico in diversi settori che possono riguardare lo stesso; ecco le proposte di Civico10 in merito:
TURISMO DEL BENESSERE
Il turismo del benessere, inteso come turismo dello “star bene”, coinvolge l’essere umano sotto il profilo dell’equilibrio fisico e psichico per questo motivo negli ultimi anni la spesa dei “consumatori” e la porzione di tempo libero dedicata al benessere sono aumentate.
STRUMENTI ADOTTABILI:
-Prevedere una riqualificazione per le aree boschive nel centro e per i sentieri è per noi importante per far conoscere non solo ai turisti ma anche ai cittadini sammarinesi queste zone.
Sarebbe importante favorire un turismo del benessere in quanto tutta la zona boschiva potrebbe costituire una palestra all’aria aperta creando percorsi a difficoltà differenti: dalla camminata alpina, all’arrampicata, al trekking, alle discese in mountain-bike, al walking e creando collegamenti fra tutti i percorsi presenti nel territorio del castello.
Per la fruibilità di tutti i percorsi e dei sentieri potrebbero essere create applicazioni per Smartphone con mappe interattive e che riportino tutte le informazioni utili ai possibili fruitori.
Tutti i camminamenti e i sentieri collegati fra loro, devono essere percorribili e segnalati con apposita segnaletica, a tal proposito sarebbe interessante usufruire del prezioso lavoro svolta dal Centro Naturalistico Sammarinese e dall’Associazione La Genga, attivissima a favore della riscoperta di queste bellezze naturali.
Per le diverse aree si potrebbero predisporre inoltre dei percorsi didattici o culturali con tabelle esplicative sia delle specie arboree, arbustive e del sottobosco che delle specie animali presenti. Percorsi e attività didattiche rivolte agli alunni delle scuole elementari o medie o anche per i bambini della scuola dell’infanzia di San Marino e del circondario che potrebbero costituire meta interessante per possibili uscite di studio. San Marino, infatti, offre attrattive storiche e ambientali particolarmente adatte ai bambini ma anche ai turisti che soggiornano negli hotel, campeggi o che viaggiano in camper.
Basti pensare alla zona di dei Mulini di Canepa, strutture di notevole interesse archeologico e testimoni dell’attività lavorativa delle generazioni che ci hanno preceduto e che devono essere restaurate assieme ai lavori nella chiesa di Ca’ Centino, che insieme alla grotta e alle sorgenti di Canepa, dovrebbero formare il “Parco naturalistico dell’acqua”.
-Altro strumento importante per questo tipo di turismo sono delle struttura alberghiere di livello, per chi ama il turismo eno-gastronomico (individuando quindi aree per agriturismo oppure favorendo la costruzione di alberghi con ristoranti di alto livello all’interno), a chi ama quello rilassante dei centri benessere e delle Spa, a chi preferisce quello di movimento (quindi, potenzialmente, trovare aree anche che abbinino sport, servizi, piscine, buon cibo, ecc…).
-Lo Stato potrebbe mettere a disposizione aree a prezzo agevolato e varie facilitazioni di tipo fiscale a chi voglia investire in queste strutture importanti per aumentare la qualità della nostra ricettività.
TURISMO EVENTI
San Marino deve avere un’agenda fitta di concerti, manifestazioni culturali, congressi e convegni capaci di moltiplicare i flussi turistici stanziali.
E’ per noi molto importante adottare una migliore politica dei divertimenti, non solo nel centro storico, che ne ha comunque estremo bisogno, ma su tutto il territorio.
STRUMENTI ADOTTABILI:
Bisogna rivedere completamente le logiche di organizzazione delle manifestazioni.
Per farle funzionare devono:
– appartenere ai sammarinesi: l’evento ha più possibilità di successo se chi vive sul posto è coinvolto direttamente;
– valorizzare soprattutto i tantissimi eventi indipendenti organizzati durante l’anno dalle tante associazioni attive in territorio, pensando a forme di coordinamento, sia per il reperimento dei fondi, sia per i problemi organizzativi, nonché per migliorarne la comunicazione verso l’esterno. Basti pensare a iniziative come Altrementi Festival, Smiaf, Nott’arte, Concorso pianistico che iniziano ad avere una certa continuità e andrebbero valorizzati anche per le potenzialità nell’ambito turistico ma introducendo anche nuovi eventi come mostre cinematografiche, dei festival teatrali e/o musicali, eventi sportivi più frequenti.
-San Marino dovrebbe approfittare dei suoi caratteri del tutto originali e delle occasioni istituzionali per dare appuntamenti fissi di grande livello culturale e sfruttare quelle di straordinaria importanza, come l’Arengo, la Festa Nazionale, per acquisire visibilità internazionale, invitando personaggi illustri e con incarichi istituzionali di altri paesi.
-Potenziare il Centro Congressi Kursaal, dando la possibilità a coloro che organizzano i convegni di affittare le sale gratis oppure a basso costo se le persone partecipanti pernottano a San Marino; prevedendo inoltre una serie di eventi che possano richiamare ospiti di fama ed esperti in determinati settori di nicchia (Biotecnologie, Green Economy, Omeopatia: in collaborazione anche con le facoltà della nostra Università che andrebbe specializzata su comparti strategici per il futuro) che potrebbero trovare la nostra San Marino un vero e proprio laboratorio di idee e confronto.
-Stringere accordi di collaborazione con club ed associazioni che possano organizzare eventi in Repubblica per collezionisti e tutti coloro che sono accumunati da una passione comune (raduni di moto e auto storiche per esempio).
E’ importante prevedere inoltre soprattutto nel centro storico l’introduzione di bar, pub (magari affiliandosi a catene prestigiose e conosciute in tutto il mondo come l’Hard Rock Cafè) ed enoteche moderne anche per permettere ai giovani sammarinesi, studenti dell’università e altri, di potersi divertire all’interno delle mura del Centro;
soprattutto nella parte bassa del centro (Contrada delle Mura- Contrada Omerelli) potrebbe nascere un vero e proprio quartiere del divertimento: si configura come un progetto a medio/lungo termine e riguarda la collocazione di una zona “riservata” allo svago e al divertimento sia diurno che notturno: un vero e proprio quartiere ove concentrare un’ampia offerta di strutture adibite al divertimento e all’intrattenimento (pub e disco-pub soprattutto) prevedendo inoltre assieme agli studenti universitari proprio in questa zona una serata dedicata a loro (per esempio ad Urbino è famoso il “giovedì universitario”).
Una maggior e miglior politica di divertimenti ed eventi potrebbe essere sviluppata anche attraverso:
-L’investimento per una multisala 3D con prezzi estremamente più convenienti rispetto al circondario nella zona Rovereta.
La collocazione avrà un suo importante effetto sull’utenza, infatti dovrà essere vicina alle principali arterie di trasporto e dotata di adeguati parcheggi. La costruzione di una multisala permetterà di attuare investimenti di riqualificazione dell’esistente utilizzando le sale (Teatro Nuovo, Turismo, Concordia) per cineforum, rappresentazioni teatrali e cinema d’autore.
– L’apertura di una discoteca all’avanguardia proprio in quella zona o sponsorizzando e valorizzando maggiormente lo Spazio Polifunzionale La Scala a Gualdicciolo che sta iniziando ad avere una clientela non solo in territorio ma anche nelle zone limitrofe (Novafeltria e Rimini soprattutto).
TURISMO SPORTIVO
Rientrano nel turismo sportivo in senso stretto tutti quei casi in cui lo sport nelle sue molteplici forme di, pratica attiva, spettacolo, formazione, aggiornamento, costituisce il punto focale dello spostamento.
I turisti che praticano attività sportiva amatoriale, si spostano per partecipare a piccole gare locali e nazionali come ad esempio maratone ,gare di fitness, tornei.
Questa tipologia di turisti fa dello sport la propria passione e di solito viaggia accompagnato dalla famiglia (che rappresenta l’aspetto passivo di questa forma di turismo sportivo) fermandosi a fine competizione 1-2 giorni nel luogo che ospita la manifestazione.
Il turismo sportivo attivo professionista coinvolge praticanti che fanno dell’attività agonistica il proprio lavoro e, nella nostra Repubblica, è il settore che genera maggior flusso turistico.
STRUMENTI ADOTTABILI:
-Politiche di ospitalità
Visto il grande spostamento per disputare gare nazionali ed internazionali non solo degli atleti visto che essi sono accompagnati da dirigenti e tecnici che rappresentano la componente passiva è necessario mettere a loro disposizione servizi che possano essere da loro sfruttati.
Solitamente hanno una discreta capacità di spesa che impiegano per assicurarsi una sistemazione all’insegna del confort e della tranquillità per preparare gli atleti ad affrontare al meglio le competizioni che si accingono ad affrontare.
Strutture ricettive non adeguate alle attuali richieste del turismo e l’incomunicabilità fra uffici e amministrazioni dello Stato hanno contribuito a lasciare i turisti fuori dai nostri confini. La medesima incomunicabilità si è riscontrata fra settore privati (soprattutto commercio, alberghiero) e settore pubblico.
Bisogna riscrivere un calendario degli eventi a più mani. La riviera adriatica è ricchissima di eventi soprattutto nel periodo primaverile.
Il calendario stilato dovrebbe avere una buona visibilità sul web sul sito VISITSANMARINO.COM; ma prima di trasferire in rete tutti gli eventi con gli eventuali pacchetti soggiorno è necessario che il medesimo sito sia rimodernato con layout più accattivante e interattivo che permetta al visitatore di riservare la propria vacanza o soggiorno anche dalla tastiera del computer.
–Organizzazione di Convegni: fra i turisti passivi professionisti possiamo individuare i presidenti, dirigenti delle varie federazioni sportive che si muovono anche per partecipare a convegni su tematiche specifiche che attengono alle rispettive discipline o tematiche più generali quali ad esempio la medicina dello sport o il contrasto al doping in collaborazione con la nostra Università che ha nella sua offerta formativa anche un Master Sport in strategia e pianificazione degli eventi sportivi.
–Infrastrutture: Il turismo sportivo di spettacolo è un settore molto interessante in grado di generare una ricaduta economica diretta sul territorio e di costituire una buona opportunità per i tour operator di tutto il mondo. Esso riguarda gli spettatori che si spostano per seguire dal vivo uno specifico evento sportivo e comprende sia il pubblico dei grandi eventi (Formula 1, Moto GP, Superbike, Serie A, Olimpiadi), sia quello delle miriadi di gare e tornei che si svolgono ogni anno. La presenza di adeguate infrastrutture garantirà la possibilità di organizzare un maggiore o minor numero di eventi importanti con il relativo ritorno mediatico per i potenziali turisti.
Sono necessari, perciò, nuove strutture sportive e recupero di quelle esistenti che stanno perdendo le loro funzioni a causa della mancata manutenzione e ristrutturazione.
Si potrebbe pensare, per esempio, ad un campo da golf a 18 buche con albergo connesso.
Creare nuovi “campetti” multifunzione (valutare se gratuiti o meno) per chi vuole praticare sport a livello amatoriale.
–Miglior comunicazione: La comunicazione per questo tipo di turismo è essenziale per attrarre pubblico ed anche la presenza di eventuali “testimonial” di particolare rilievo e fama hanno una capacità attrattiva notevole e possono suscitare l’interesse di un pubblico indiretto. Un altro potente mezzo di comunicazione è il passaparola; chi vive un’esperienza in una località finisce col parlarne e questa cassa di risonanza permette di aumentare significativamente le presenza magari nell’edizione successiva dell’evento.
–Diversa mentalità e migliori scelte: La Repubblica di San Marino sia in maniera indipendente sia interagendo con le realtà italiane ed europee dovrebbe riuscire ad inserire il turismo sportivo all’interno del calendario turistico annuale senza sottovalutarne i ritorni economici. Ora purtroppo abbiamo rivolto la nostra attenzione a pubblicizzare e finanziare con elevati esborsi economici per lo Stato grandi eventi come la Moto GP, la Superbike senza considerare la reale ricaduta degli eventi stessi sull’impatto turistico nel nostro Paese.
Bisognerebbe, invece, favorire gli eventi che portano in territorio tante persone per più giorni invece di accontentarsi di qualche immagine del Centro Storico in diretta tv sui canali nazionali italiani. Quindi ben vengano eventi come il Rally Legend che portando 10.000 spettatori in un week end a San Marino pagando un biglietto di ingresso che in parte viene devoluto in beneficienza. Ben vengano tutti i tornei sportivi e le gare amatoriali e giovanili che riportano i ragazzi e le famiglie in territorio. L’investimento economico in tutti questi casi è piuttosto limitato e la contribuzione privata di alcuni sponsor potrebbe alleggerire l’investimento da parte dello Stato.
A San Marino abbiamo la fortuna di essere già inseriti nel calendario di appuntamenti internazionali di rilievo. Nel baseball per esempio siamo ai primi posti a livello europeo e si organizzano tornei continentali a San Marino. Nel calcio nonostante siamo la “Cenerentola d’Europa” vengono disputate a San Marino almeno 7 partite internazionali ogni anno.
Diritti tv a parte, questo significa avere potenzialmente tanti sportivi nelle nostre strutture alberghiere e tanti turisti che consumeranno sul Titano. Finora non siamo stati capaci di intercettare questi atleti e questi turisti che spesso vanno a dormire sulla riviera adriatica e salgono a San Marino solo lo stretto necessario per seguire l’evento.
–Poker e bridge rooms: Un altro esempio di sport che va per la maggiore e che potrebbe venire in soccorso nel periodo invernale è il poker sportivo; così come il bridge, un’altra pratica che sta prendendo molto piede nonostante non sia molto presente in Internet e in tv.
TURISMO CON CAPACITA’ DI SPESA e della TERZA ETA’
Per un turista, con buona capacità di spesa, tipicamente pensionato o comunque senza figli a seguito, che decida di stazionare in territorio per 3-4 giorni. Un turista che cerchi trattamenti di benessere, relax, che ricerchi qualcosa da visitare (storia, paesaggi, musei, percorsi e itinerari particolari), e che abbia possibilità di acquistare beni (commercio) e servizi (es: ristorazione) di buon livello. Un turista che quindi spenda soldi per alcuni giorni in territorio.
STRUMENTI ADOTTABILI:
-Incentivi fiscali, messa a disposizione di aree a prezzo agevolato e finanziamenti per la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione a chi investa in strutture alberghiere di alto livello:
tali strutture possono essere alberghi con Spa oppure agriturismi (da collocare in apposite aree da individuare in zona Montegiardino o Chiesanuova) o ancora semplicemente hotel di buon livello capaci di offrire servizi avanzati. In tal senso si potrebbe anche valutare la possibilità di destinare un area alla creazione di un villaggio turistico (che abbini sport, servizi, buon cibo, ecc…)
-Una politica di valorizzazione dell’unicità di San Marino dal punto di vista storico e culturale, facendo anche leva sull’entrata nel patrimonio dell’Unesco. Il nostro turista potrebbe essere infatti interessato a conoscere San Marino in profondità, attraverso infrastrutture che gli permettano di riviverne la storia (momenti di vita passata, emigrazione, momenti storici di rilievo per la nostra sovranità).
-Una politica di eventi di livello e di qualità. In particolare occorre una sala mostre permanente (ristrutturando allo scopo le Cisterne del Pianello o addirittura creando una sala specifica, come avverrà nelle Logge dei Balestrieri, magari realizzata da un architetto di fama internazionale) che permetta di attrarre mostre di rilievo in modo permanente, richiamando turismo, anche attraverso accordi specifici con primarie personalità del settore.
-Un arredo urbano decente al Centro Storico, che faccia sentire il nostro turista in un posto ben curato e ben tenuto. Occorre un piano particolareggiato specifico che regoli l’estetica del Centro Storico, che preveda scadenze e obblighi a carico degli esercenti, a pena del ritiro della licenza.
– installazione di “punti informazione automatici” per informare il turista su tutto ciò che c’è in Centro Storico;
– “Smac Card Turistica” (modello Vienna Card), che consenta di pagare a prezzo agevolato tutta una serie di beni e servizi, utilizzabile quindi negli esercizi commerciali, negli alberghi/ristoranti, negli ingressi ai musei, nei trasporti, ecc
-Occorre poi una politica dei divertimenti o dei “passatempi” (specie serali), ed in particolare si può valutare la creazione di un Parco Tematico, di uno spazio per rappresentazioni teatrali o musicali di livello, di una programmazione di piccoli eventi settimanali, calendarizzando e rendendo noto attraverso un più fruibile sito Internet anche i tantissimi eventi indipendenti organizzati durante l’anno dalle tante associazioni attive in territorio. Gli spazi più adatti possono essere quelli più vicini al Centro Storico, come la zona di Fonte dell’Ovo, ben collegabile al Centro.
-Dal punto di vista gastronomico, occorre prevedere speciali incentivazioni per strutture (negozi e soprattutto ristoranti) che commercializzino ed valorizzino i nostri prodotti tipici, le nostre produzioni, e le coltivazioni biologiche. I turisti con buona capacità di spesa apprezzano la cucina tipica, specie se di qualità.
-Un commercio di migliore qualità, attraverso l’attrazione in centro storico di boutique di grandi marchi internazionali che vendano a prezzi inferiori agli standard presenti in altri luoghi (grazie alla bassa fiscalità e alla Smac Card).
Naturalmente per fare ciò occorre un piano turistico-commerciale ben delineato, sulla base di quanto sopra descritto, e qualcuno (un Agenzia per lo Sviluppo o una parte speciale della camera di Commercio) che lo vada a promuovere all’estero. Occorre inoltre prevedere incentivi per l’accorpamento di unità immobiliari adiacenti nel Centro Storico, e per la conversione o vendita di licenze a chi intenda aprire negozi come sopra delineati. Questo commercio (ed anche i servizi del Centro Storico, come bar o gelaterie) dovrà vedere, specie nei mesi estivi e durante lo svolgimento di eventi, orari di apertura “coatta” almeno fino alle 23 della sera. Allo stesso modo può essere favorita l’apertura di licenze per la vendita di prodotti tipici e caratteristici dell’artigianato locale.
Valutare l’apertura di una struttura multifunzionale per gioco, sfilate e commercio, dove, accanto ad un’ampia area dedicata all’esercizio delle varie tipologie di gioco consentite dalla legge, possano trovare spazio aree per tornei di poker e altri giochi, aree per sfilate di moda, aree commerciali e aree per servizi (come bar, ristoranti, ecc…).
Tale costruzione dovrà nascere in area pubblica e dovrà essere finanziata direttamente dallo Stato, in modo da evitare una volta per tutte gli interessi privati dietro questo settore; le attività che si insedieranno dovranno pagare un canone d’affitto allo Stato.
In tutto ciò è fondamentale che siano previsti corsi di formazione (finanziati in solido dallo Stato e dalle associazioni di categoria) per tutti coloro che forniscano servizi turistici (alberghi, ristoranti, bar, commercianti, ecc…), in modo da poter avere servizi di alta qualità, prevedendo sanzioni per chi non rispetta le regole di igiene, viabilità e buon trattamento del turista (attraverso l’istituzione di un organismo controllore nella Polizia Civile, e della possibilità di reclamo del turista stesso).
ALTRI STRUMENTI PER TUTTE I ”TIPI” DI TURISMO
SITO INTERNET. È fondamentale migliorare il sito Internet www.visitsanmarino.com . Al suo interno occorrerà, come già avviene per altre località come le Cinque Terre, che il turista possa avere a disposizione una panoramica generale su San Marino, dalle sue attrazioni, ai trasporti, a come arrivare, a dove alloggiare (il servizio prenotazione alberghi dovrebbe essere implementato su questo sito), a dove e cosa mangiare e a che prezzi, a cosa fare nel tempo libero (vedi punto 6. precedente). Un sito che va tradotto anche in lingua inglese e che deve essere il nostro biglietto da visita verso chi ci cerca.
TRASPORTI. Bisogna cercare di lavorare in collaborazione con l’Italia (a livello nazionale e locale) per creare o una nuova via di collegamento veloce visto che l’attuale Superstrada deve essere modernizzata in modo che essa torni a scorrimento veloce garantendo allo stesso tempo sicurezza per cui devono essere ricercate soluzioni alternative agli impianti semaforici, per ottenere il massimo dai flussi, che siano turistici, commerciali o logistici.
Possibili alternative per miglioramenti in campo turistico:
Rotaia e minimetrò
Visto l’importante flusso turistico Rimini San Marino di più di 2.000.000 di turisti all’anno e dei flussi derivanti dal fenomeno del lavoro frontaliero, sarebbe interessante ripristinare una soluzione infrastrutturale e turistica allo stesso tempo, che è il minimetrò turistico e panoramico (premio SHINDLER 1994) tra Borgo Maggiore (zona Baldasserona Funivia) e San Marino Città (parcheggio ex stazione) che riutilizza le gallerie e vede investimenti affrontabili con una pianificazione della gestione del bilancio dello Stato.
Il minimetrò è un’attrazione in sé, non è solo un’infrastruttura e con essa si andrebbero a ridurre le necessità di avere parcheggi nel Centro e si otterrebbe soprattutto una miglior viabilità andando a evitare il troppo carico nell’attuale Superstrada Consolare che è diventata estremamente pericolosa e oltretutto non più a scorrimento veloce (basti pensare che dall’Aereoporto Rimini-SanMarino al Centro ci vogliono in media più di 45 minuti).
Aeroporto Torraccia
Va da sé che nello Stato di San Marino non esiste spazio idoneo e bastevole per un aeroporto dedicato ai grandi velivoli: in tutto il suo territorio non si trova infatti un solo lembo terreno pianeggiante (orizzontale) esteso a sufficienza per contenere una pista di dimensioni medie o medio-piccole.
L’aeroporto di Torraccia, caldeggiato dall’Aeroclub di San Marino, è a misura di aerotaxi, di elicotteri e di piccoli velivoli privati visto che la pista è di dimensioni ridotte in lunghezza ed in larghezza e gli aereoplani in partenza ed in arrivo sono tutti piccoli e maneggevoli.
Quindi il riferimento per l’aviazione civile di linea resterebbe l’aeroporto di Rimini-San Marino.
COMMERCIO
L’offerta commerciale, invece, dovrà essere resa appetibile praticando prezzi concorrenziali.
Il differenziale fiscale sammarinese deve costituire un visibile valore di competitività.
A tal proposito occorrerà elaborare un’azione di marketing finalizzata a enfatizzare l’aspetto della convenienza e competitività dei prezzi ed occorrerà valorizzare ulteriormente le componenti positive contenute nella Smac Card.
Oggi poi il superamento dell’obbligo di detenzione in capo a residenti del 51% delle quote societarie delle imprese commerciali, che ha avuto luogo con l’approvazione della nuova legge sul commercio, rende possibile l’attrazione di investimenti esteri di qualità.
Nello specifico può servire:
– Riqualificazione Merceologica attraverso l’attrazione delle grandi catene nazionali e internazionali di negozi e, specie nel Centro Storico, attraverso l’attrazione dei grandi marchi (come già detto in precedenza nella parte alta del centro, mentre nella bassa potrebbero essere strutturate piccole botteghe artigiane e enogastronomiche).
Occorre andare a ricercare investimenti da parte di questi marchi (attraverso l’Agenzia per lo Sviluppo o alla sezione dedicata nella Camera di Commercio), predisporre facilitazioni fiscali (sia sulle imposte dirette che indirette), reperire aree adeguate alla messa in piedi di Outlet o comunque di aree commerciali all’aria aperta nelle zone di Rovereta e Gualdicciolo.
La riqualificazione merceologica passa anche per il ritorno alle tabelle merceologiche commerciali per poter concedere licenze specifiche e non generali (food-no food) come capita ora.
E’ importante a nostro avviso, pensare di poter inserire nelle tabelle commerciali anche categorie legate all’intrattenimento notturno per poter intercettare a San Marino persone che partecipano a convegni e congressi, visto che attualmente non sono presenti locali di questo tipo (abbiamo solo bar e discobar).
– Creazione di ipermercati di “specializzati” E’ inutile e infruttuoso tentare oggi di riproporre a San Marino quello che già esiste a pochi chilometri di distanza e quindi bisogna mettere in campo idee nuove.
Anche il commercio va sempre più verso una specializzazione e una settorializzazione, per cui, finito il tempo dei centri commerciali onnicomprensivi, sarebbe auspicabile realizzare a San Marino uno o più poli commerciali specialistici, studiando bene i settori sui quali concentrarsi e introducendo incentivi fiscali finalizzati all’aumento della competitività.
Le strutture sicuramente non mancano, potendo riconvertire a tale destinazione anche impianti industriali oramai inutilizzati.
Per cui è necessario non un progetto di un ipermercato omnibus, con varie tipologie merceologiche (come ad esempio le Befane o l’Iper di Savignano, su cui arriveremmo in ritardo), ma strutture mirate ad una stessa tipologia merceologica di largo consumo (es: elettronica o abbigliamento) a cui possa rivolgersi chiunque sia alla ricerca di quella tipologia di beni con la sicurezza di trovare ciò che gli occorre e che siano prodotti di qualità.
-Creazione ed organizzazione di fiere in settori di nicchia che non diano comunque concorrenza a quelle che sussistono già nei territori limitrofi (Rimini per esempio)
– Estensione degli orari di apertura, soprattutto in estate e, con specifico riguardo al Centro Storico, durante lo svolgimento di eventi.
STRUMENTI
FISCALITÀ DIRETTA: l’attuale aliquota al 17% sui redditi societari può trovare un ulteriore e programmata riduzione nel tempo, in modo da essere ancora più attrattivi e competitivi rispetto ad altri Paesi nostri concorrenti.
Possono essere previsti accordi particolari con aziende di grande rilevanza disposte a stabilirsi a San Marino, che prevedano aliquote fiscali ulteriormente ridotte, a fronte di impegni ad occupare sammarinesi e a formare lavoratori sammarinesi (anche grazie all’aiuto del nuovo Ufficio del Lavoro) o residenti.
FISCALITÀ INDIRETTA: introduzione dell’IVA con un’aliquota più bassa rispetto all’Italia naturalmente (mantenendo magari invariato i 5 punti percentuali come da accordo Ghironzi – De Mandato degli anni ’70 sul differenziale massimo tra le aliquote San Marino e Italia).
La riduzione può avvenire anche in modo selettivo, cioè solo su alcune tipologie merceologiche di cui si vuole incentivare il consumo (es: benzina, abbigliamento, elettronica, ecc…).
Inoltre visto che l’imposta con l’IVA grava solo sul consumatore finale, mentre il commerciante è neutrale in aiuto del consumatore finale si dovrebbero potenziare deduzioni o detrazioni dall’imponibile e gli sconti al consumo con l’utilizzo della SMaC.
SMAC CARD: il potenziamento della Smac Card può essere un importante elemento di attrattiva. Ancora una volta potrà essere legata a particolari settori che si vorranno incentivare (noi pensiamo abbigliamento, elettronica e alimentare) obbligando i commercianti di quei settori ad aderire al circuito e caricando ad esempio sulla Smac gli sconti sull’imposta indiretta di cui sopra a carico dello Stato.
INFRASTRUTTURE: è necessario valorizzare le aree industriali di Rovereta e Gualdicciolo, perché nelle vicinanze dei confini, riconvertendo gli impianti industriali oramai inutilizzati in strutture commerciali (Outlet per di più) con progetti che prevedano comunque aree verdi e che non vadano a minare la viabilita’.
UNIVERSITA’
Un’università di nicchia, specializzata in settori coerenti con le aree di sviluppo economico della Repubblica, che devono coincidere quanto più possibile con aree dove l’offerta formativa nelle Università italiane sia scarsa, in modo da evitare la concorrenza di università ben più grosse e strutturate della nostra.
Un’università che, sfruttando l’accordo sul riconoscimento dei titoli universitari di recente ratifica, sappia attrarre docenti esterni di qualità, con appositi contratti, ma anche formare un personale docente sammarinese, stimolando la partecipazione dei laureati più meritevoli ai dottorati di ricerca delle migliori università italiane con successivo percorso di inserimento nell’Università.
Un’università che sfrutti al massimo l’opportunità dell’internazionalizzazione, fornendo corsi in lingua inglese, utilizzando i “visiting professor”, prevedendo periodi di studio in università straniere.
Un’università che sia fonte di sviluppo di tutto l’indotto (locali, servizi agli studenti, sviluppo di servizi di comunicazione innovativi a misura di studente, trasporti, ecc…), da incentivare attraverso piani specifici.
Un’università, infine, che cerchi di eccellere nei settori in cui si specializza, anche attraverso lo sviluppo della ricerca e dell’applicazione della stessa allo sviluppo economico del Paese.
STRUMENTI
- L’Università deve scegliere le nicchie in cui svilupparsi, indirizzandosi verso l’offerta di corsi di laurea e di formazione post- Universitaria (Master, dottorati, ecc..) nei settori individuati come strategici per il futuro, settori di nicchia con poca offerta in Italia. Qualche esempio: energie rinnovabili, sanità avanzata, medicina naturale e omeopatica, ingegneria delle telecomunicazioni, finanza avanzata, settore alimentare e agroalimentare, design di prodotto, gestione dei siti Unesco ed in generale tutela del patrimonio culturale (quest’ultimo costituirebbe un unicum in Italia, e potrebbe esserci tantissima domanda potenziale).
- Su queste nicchie dovrà cercare di eccellere, offrendo corsi rivolti ai sammarinesi ma anche agli stranieri, in lingua inglese e attirando professori di livello internazionale. Dovrà fare didattica e ricerca, applicandola per creare nuova economia (può essere utile la creazione del Parco Scientifico e Tecnologico ma anche semplicemente l’incentivazione all’insediamento in territorio di imprese che sfruttino ciò che viene prodotto dall’Università, anche e soprattutto depositando brevetti, ed impieghino gli studenti che da essa escano).
- Previsione di una modifica della legge sul diritto allo studio che incentivi fortemente la frequenza da parte degli studenti più meritevoli (massimo 10 all’anno, nei settori di specializzazione dell’Università) di dottorati di ricerca nelle migliori Università straniere, con l’obiettivo di creare, in prospettiva, un personale docente sammarinese e creare un’ambiente fecondo alla ricerca di qualità nei settori di specializzazione
- Creazione di un apposito e specifico piano di sviluppo dell’indotto, con degli appositi incentivi per i privati che vi aderiscano e per gli stessi studenti che decidano di mettersi in gioco, con l’obiettivo di creare attività e servizi che favoriscano la permanenza degli studenti in territorio, il loro incontro, la creazione o l’utilizzo dei servizi e del commercio interni, la messa in campo di servizi di comunicazione innovativi (sarà opportuno prevedere un servizio Wi-fi gratuito in tutto il centro storico), di nuovi servizi di trasporto da e per Rimini, ecc…in questo piano dovranno starci anche una serie di politiche per facilitare gli affitti agli studenti. Il tutto per creare un ambiente favorevole e stimolante per la frequenza ai corsi universitari sammarinesi.