Cittadini all’ estero
I cittadini sammarinesi residenti all’estero per troppo tempo sono stati trattati come cittadini di serie B. Trasformati in turisti per motivi elettorali sono stati anche oggetto di una denuncia penale in Tribunale nel lontano 2003 ritrattata poi per evidenti vantaggi personali di qualcuno a tenere la bocca cucita.
Civico 10 intende ridare dignità ai nostri concittadini i cui avi in passato avevano dovuto abbandonare il nostro territorio, alla stregua dei giovani d’oggi, per mancanza d’occupazione. Ipotizziamo quindi che le famiglie sammarinesi all’estero possanofare da ponte culturale ed occupazionale a favore dei nostri giovani aprendo a loro nuove esperienze di studio,lavoro e miglioramento della lingua per periodi medio-lunghi. I nostri ragazzi potranno legare maggiormente questi concittadini alla loro terra d’origine ed al contempo spendere l’esperienza lavorativa maturata una volta tornati sul Titano.
Una sinergia quindi tutta sammarinese dagli Stati Uniti all’Argentina, dalla Francia all’Egitto fino alla Repubblica Dominicana.Senza tralasciare le preziose collaborazioni che potranno fiorire con le Comunità di Sammarinesi residenti nella vicina Italia.
Nella proposta di Civico 10 i cittadini sammarinesi residenti all’estero potranno concorrere all’elezione di 2 loro rappresentanti in Consiglio Grande e Generale.
Sarebbe auspicabile che la Reggenza, in rappresentanza di tutti i cittadini portasse sempre nel semestre in carica un messaggio di vicinanza presso le varie Fratellanze Sammarinesi nella speranza che in futuro qualcuno di loro possa tornare a vivere e fare impresa nella Repubblica di San Marino.
Le rappresentanze consolari e diplomatiche invece dovrebbero maggiormente lavorare a braccetto con la esistente Camera di Commercio e soprattutto con la nascitura Agenzia per lo Sviluppo incrementando giorno per giorno le opportunità di partnership e business fra le aziende sammarinesi e quelle dove loro prestano il loro mandato per conto del nostro Paese.
Questo dovrà avvenire attraverso conventions e momenti di aggregazione che vedranno seriamente impegnate anche le organizzazioni degli imprenditori di San Marino e dei Paesi ospitanti. Periodicamente queste occasioni di confronto dovranno tenersi anche a San Marino con il patrocinio delle Segreterie di Stato competenti. I nostri diplomatici non rimarranno più nel loro dorato isolamento ma dovranno contribuire attivamente allo sviluppo della nostra economia oltre confine.
Mensilmente dovranno infatti relazionare sul loro operato alla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, la quale se riterrà inconcludente e inefficace la loro attività potrà provvedere alle relative sostituzioni.