

Cittadinanza Attiva ha tenuto in mattinata una conferenza stampa durante la quale è stata approfondita la posizione di Civico10 e Sinistra Unita nei confronti del cosiddetto progetto Polo del Lusso e della variante di Prg richiesta dagli investitori.
I rappresentanti dei due movimenti politici hanno sottolineato come sia impossibile per loro valutare correttamente il progetto, dato che dal Governo non è ancora arrivata alcuna risposta alle numerose domande rivolte nel corso di più incontri dagli esponenti di opposizione, relativamente alle scelte politiche che dovrebbero accompagnare questo investimento.
Incentivi previsti, eventuali deroghe alla legge sullo sviluppo, modalità con cui si andrà ad affrontare una variante del PRG che, tra l’altro, il Congresso di stato ha mandato a dire di avere già approvato in fretta e furia nonostante nessuno ancora conosca i relativi costi per le tasche della collettività. Nulla di tutto questo è stato affrontato con le opposizioni, che hanno solo potuto vedere il progetto architettonico e ascoltare qualche numero proveniente dagli studi di settore condotti dal gruppo Borletti e da Dea.
E proprio la fretta con cui viene affrontato un progetto con un impatto così rilevante sia sul territorio, data la paventata realizzazione in zona parco, sia sul comparto commerciale esistente fa pensare ai rappresentanti di Cittadinanza Attiva che l’intento del Governo sia solamente quello di ottenere qualche risultato positivo in termini di occupazione da spendere in campagna elettorale.
Infatti il progetto Polo del Lusso non può partire se in concomitanza non si investe nella politica turistica commerciale del paese in particolar modo nel Centro Storico, quindi dovranno avviarsi, nel più breve tempo possibile i progetti legati all’intrattenimento e al turismo congressuale, per fare un esempio, che vengono da troppo tempo annunciati dalla Segreteria al Turismo ma mai portati avanti. Altrimenti il rischio è che non si crei vero indotto ma che il Polo diventi la solita “cattedrale nel deserto”.
Nessuna attenzione da parte del Governo neppure all’ulteriore consumo del suolo, tema che si potrebbe invece affrontare, secondo C10 ed SU, inserendo nella variante di PRG meccanismi di perequazione tendenti a recuperare il terreno perso in altre zone, oppure espropriando i terreni identificati per poi rivenderli al prezzo su cui già si è trovato l’accordo, spostando a vantaggio della collettività parte del plusvalore ottenuto dalla trasformazione del terreno.
La stessa Cittadinanza Attiva nei giorni scorsi aveva richiamato il tema delle aree in cui sviluppare eventuali investimenti, proponendo una sorta di patrimoniale dalla progressività molto spinta che vada a colpire i grandi patrimoni immobiliari inutilizzati. Quei patrimoni che oggi sono in mano a pochi proprietari che non hanno nessun incentivo a vendere a prezzo abbordabile per chi si approccia a San Marino per fare impresa.
Un ultimo accenno viene fatto con preoccupazione in riferimento ad un aspetto poco chiaro del progetto presentato, quello relativo ad un terreno adiacente a quello già opzionato che gli investitori dovrebbero acquistare, a prezzo gonfiato rispetto al valore di mercato, per fare in modo che lo Stato ci realizzi un parco pubblico (a proprie spese). Su quello che si prefigura l’ennesimo affare privato a spese della collettività, Cittadinanza Attiva ha annunciato che porrà la massima attenzione.
San Marino, 17 aprile 2015
Leggi il DOCUMENTO contenente le valutazioni politiche che sono state prese in considerazione per esprimere la posizione del movimento Civico10