

Eccellenze,
In un mio intervento di qualche tempo fa, approfondivo le considerazioni sul concetto di opportunità e del suo contrario applicato all’esercizio dell’attivita’ politica da parte di chi la esercita.
A tale concetto in questi ultimi giorni credo occorra associare anche quello della coerenza degli atteggiamenti e degli atti di chi esprime attività politica: coerenza che vorrebbe appunto che quando membri di questa maggioranza esprimono pubblicamente certi pensieri o considerazioni dirompenti o si comincia a picconare l’architettura del contesto politico di riferimento, si producessero azioni conseguenti.
Ma come spesso capita, non è il nostro caso.
Questi rappresentanti istituzionali preferiscono confondere le acque della loro azione politica mettendo in scena lo spettacolo del cambiamento che fa sempre presa, cominciando di fatto una attività preparatoria al contesto elettorale, lanciando molto direttamente moniti a membri di coalizione per alzare evidentemente il peso specifico.
Personalmente credo che alle parole dovrebbero seguire i fatti: se si ritiene che le condizioni politiche per continuare l’azione di governo non ci siano più, occorre essere COERENTI e decidersi a staccare la spina del respiratore del governo, visto inoltre che si stanno palesando altre condizioni -guai a chiamarle contenitori!- in cui si tentano nuovi innesti.
Io sono figlia di contadini e quando mio nonno procedeva all’ innesto sulle piante da frutto, selezionava con cura la piante su cui procedere alla pratica: la piante doveva essere adeguata per poter accogliere i nuovi innesti, perché se la struttura preesistente non lo era, mai si sarebbe sognato di compromettere un buon raccolto futuro: avrebbe sempre scelto solo piante in grado di reggere il nuovo impianto fruttifero e garantire un buon raccolto.
Quali sono quindi le scommesse di questi variegati pronunciatori di penultimatum eterni?
Quali sono i progetti che costoro si apprestano a innestare sulla vecchia pianta malata?
Quale terreno si pensa di preparare per far sì che la vecchia pianta continui a dare i suoi frutti?
E soprattutto PERCHÉ NON SIETE COERENTI ALLE VOSTRE PAROLE e non smontate la scena??
Le affermazioni dirompenti del collega Gian Nicola Berti e di altri colleghi dichiarano con chiarezza che il governo di BC e’ estinto, un morto che cammina tenuto su dagli spilli dell’incoerenza e della pervicace volontà di non fare quel passo decisivo: questa inazione viene spesa come responsabilità verso i cittadini: è una scusa banale e ridicola: la vera scusa e’ che non si è ancora schiarito il dopo BC e siete tutti presi nei vostri equilibrismi e nel bisogno di confermare le certezze non certo e non solo politiche, non certo alte, che vi consentano di mantenere saldo il potere anche dopo questa opaca esperienza di governo.
Ma non ci sono solo le affermazioni del collega Berti: in quest’aula da altro un anno si ascoltano frecciate, dichiarazioni, doglianze di molti membri di maggioranza, come si ascolta il dirompente rumore del silenzio da parte di molti di quella coalizione, che incapaci di reagire all’immobilismo dell’azione di BC, se ne stanno nell’angolo a borbottare, ma non riescono a dichiarare con coerenza ciò che agita il loro animo politico, a dimostrazione che in certi partiti non esiste il confronto e si segue la linea del gruppo di riferimento.
Io credo che i nostri cittadini meritino di vedersi rassicurati in un senso o nell’altro: se si ravvisa che le condizioni per governare, dopo numerosi tentativi di verificare la consistenza della solidità di questa litigiosa maggioranza, non ci sono, non avete molte scelte.
Ve ne resta una, l’unica. Andarvene.
Nel frattempo si assiste al immobilismo su tematiche la cui risoluzione rappresenta la possibilità di salvarsi per l’intero paese: mancanza di lavoro,il numero dei disoccupati che è in costante crescita e nessuno sta provando ad invertire il trend negativo, ci si richiama all’apertura di nuove imprese, ma mi piacerebbe che si andasse anche a verificare QUANTE DI QUELLE NUOVE IMPRESE, ASSUMONO personale, mancanza di progetti futuri di medio e lungo periodo, ci si affida alla chimera PST di cui abbiamo una sola certezza: il costo delle consulenze del Polo Navacchio, che ci costano centinaia di miliaia di euro all’anno, per certificare l’inidividuazione del luogo dove forse sorgerà…..anche questo come altre tematiche, buone per le solite dichiarazioni dei soliti segretari in cerca di costanti riflettori, un governo dalla capacità eccelsa di mettere categorie di cittadini l’una contro le altre, che ha creato i presupposti per un referendum le cui cause vanno ricercate unicamente nella incapacità da parte di questo governo, di gestire in modo coerente le scelte in fatto di sviluppo e di tutela del territorio, che chiamerà i cittadini a scegliere tra due argomenti basilari: lavoro e territorio: nel mezzo investitori che avevano evidentemente avuto rassicurazioni da parte di soggetti di varia estrazione: politica ed affaristica, ma non è andata così: a goderne saranno coloro che si sono visti levitare il prezzo del terreno di proprietà ricompresi nel perimetro di riferimento del polo della moda e chi ha preso in mano l’organizzazione di tutta la questione, sempre gli stessi soggetti.
-Cassa di Risparmio e gli improbabili equilibrismi in merito alla sua governance, con il risultato che ancora nulla e’ cambiato, che la dirigenza e’ ancora saldamente al suo posto, a dimostrare che per qualcuno non si tratta di trovare una via di uscita dignitosa e di rendere sicuro il suo futuro imprenditoriale, ma di conservare da parte di qualcuno il controllo reale di questo Istituto, -la sanità e le sue criticità, dove ai numeri snocciolati si dovrebbero raffrontare le reali condizioni di difficoltà operative che ogni giorno gli utenti affrontano: provate a prenotarvi per una ecografia non urgente e vi accorgere che la lista d’attesa supera i 3 mesi! TRE MESI! In un paese di 30.000 abitanti!! Anche l’Italia fa meglio di noi, nella regione Emilia Romagna il tempo di attesa non deve superare i 2 mesi! Dove si è possibile che tutto si regga in piedi lo si deve alla dedizione e alla professionalità di chi vi opera, non certo di coloro che si fanno venire le idee illuminanti, segretario di stato in testa.
Siete a capolinea, e forse non siete mai veramente partiti, troppo presi dal bisogno di mantenere le posizioni e la contrattualistica politica: peccato che il Paese nel frattempo rischia il tracollo e a quanto mi pare di vedere non state certo pensando al suo futuro: pensate ad altro.
Le alchimie politiche hanno fatto il loro tempo, prendetene atto.
Bisogna ripartire dal vero senso della costruzione di un paese nuovo, dove il potere viene sottoposto ai bisogni dei cittadini e non il contrario, ripartire facendo anche più di un passo indietro per qualcuno, svecchiando l’azione politica intesa in senso di proposta, ci vuole coraggio per fare questo, ci vuole la forza di lasciare indietro l’attrazione che il potere esercita sulle persone addette alla politica a favore del vero bene comune, che non deve essere più uno slogan ma trovare concretezza, ci vuole la capacità di rompere quegli schemi rassicuranti su cui qualcuno della maggioranza sbuffa, ma che lascia intatti e non trova il coraggio di uscire da quelle stanze decisionali dove gira sempre lo stesso approccio, lo stesso pensiero.
Allora vi dico una cosa: rompeteli quegli schemi!! Rompeteli e fate ciò che va fatto senza pensare di perdere storia o peso politico o gruppi di riferimento!
Avete una grande responsabilità oggi: quella di aver fatto perdere altri anni preziosi a questa Repubblica, anni che nessuno ci ridarà, se è vero che amate il vostro paese, come sono sicura per molti di voi, dimostratelo.
Non sempre chi rompe paga: alcune volte può capitare che ciò che si rompe fosse già in frantumi da tempo ma nessuno se ne era accorto.